Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti durante la giornata in ricordo del Direttore della Gazzetta Candido Cannavò. Ecco le parole del patron azzurro “Ho letto che anche Conte si lamentava dei turni di campionato così ravvicinati. Si dovrebbe studiare un calendario diverso per affrontare due competizioni. I calciatori sono dei professionisti e non dei bambini e non ne risentiranno dell’eliminazione in EL. Poi chi dice che il Viktoria non fosse una grande squadra, io l’ho vista giocare e mi è parsa una formazione molto compatta e dura da affrontare. Se poi si sbaglia la gara di andata è dura recuperare tre gol soprattutto se si gioca a -10, una temperatura non molto piacevole per noi napoletani. Ora ci preme il campionato, la nostra forza si capirà verso metà aprile. I ragazzi ora devono pensare solo all’Udinese, una partita alla volta, insegnamento di Mazzarri, era anche il principio di Reja. Il giorno di riposo in più non c’è perché poi giocheremo venerdì con la Juve. E’ un campionato molto avvincente che vede il risorgere del Milan, una Roma che riesce a fare dei numeri impostandosi in maniera diversa. Nei prossimi due mesi ci saranno scintille. Nella vita tutto è possibile, anche agguantare la Juve. Ci sono delle partite indovinate e le partite dove uno non trova la strada del successo, questo succede in quanto è un campionato aperto dove tutto può accadere. La partita contro la Juve è una partita storica. Quando presi il Napoli ci incontrammo al Torneo Birra Moratti che poi vincemmo, in quella occasione la battemmo e mi ricordo che Moggi ci rimase malissimo. Questo duello è andato avanti anche in serie B e poi in Serie A. E’ una partita storica annuale ma non ha niente a vedere con la classifica finale. Tra i tifosi napoletani e quelli juventini c’è una vera competitività. Non sarà un passaggio di consegne, anche perché quelli si fanno alla fine di aprile. Il contratto di Mazzarri? Non è che ogni volta si debba fare il toto allenatore se vorrà restare resterà, se mi dirà che è svuotato di interesse ce ne faremo una ragione. Credo che lui anche a seconda dei risultati ottenuti farà i suoi ragionamenti e a fine campionato sceglieremo il futuro. Per me oggi è lui l’allenatore del Napoli dell’anno prossimo. I rapporti però devono essere bilaterali, non ci sono obblighi. Maradona è sempre invitato da noi. Cavani? Straordinario rapporto, ha un contratto per 5 anni. Se vuole convincermi che vuole andare vedremo“.