E’ stata un’Europa League avara di soddisfazioni per il Napoli, non solo sotto l’aspetto calcistico ma anche per quanto riguarda il ritorno economico. Troppa la differenza con gli introiti della Champions, troppa la disaffezione del pubblico per una competizione che sembra non interessare più a nessuno. Le casse azzurre chiudono l’avventura europea 2012-2013 incassando poco più di 2 milioni di euro, cifra davvero irrisoria se confrontata con quella dello scorso anno quando il Napoli raggiunse gli ottavi di finale della massima competizione europea. E’ l’edizione odierna de Il Mattino a contabilizzare le entrate del club partenopeo che sono così composte: ai 600mila euro incassati a Fuorigrotta, che vanno divisi con l’altro club, si aggiungono questi milioni 1,3 partecipazione ai gironi, 0,1 secondo posto nel girone, 0,2 qualificazione ai sedicesimi, 0,6 tre vittorie (tre per 0,2). La fetta riguardante i diritti tv verrà annunciata alla fine della competizione. Insomma una competizione di seconda fascia che, nonostante un aumento dei premi per le vittorie, i pareggi e il passaggio dei turni, è ancora troppo distante dagli standard elevati della Champions League.
Articolo modificato 22 Feb 2013 - 12:35