Resta l’amaro e il sentore minaccioso di una crisi. Ecco cosa portiamo a Napoli dalla Repubblica ceca. La consapevolezza di non aver fatto abbastanza, e la paura che qualcosa si sia rotto, o si stia per rompere. Ecco quanto riportato dal Corriere dello Sport: “Nella neve di Plzen Mazzarri ci ha provato in avvio con un assetto spregiudicato, un 4-3-3 con un tridente insolito Pandev-Calaiò-Insigne. Il baby talento azzurro è stato il più vivace dei suoi, creando continui grattacapi alla difesa di Vrba senza riuscire però a trovare mai il guizzo vincente. E’ mancata molto agli azzurri la precisione negli ultimi trenta metri, con un centrocampo che si è dimostrato incapace di sostenere e rifornire con costanza i tre attaccanti. Sono state davvero poche le occasioni create e a inizio secondo tempo è arrivata la leggerezza di De Sanctis che ha chiuso definitavamente la contesa: il portiere azzurro non è riuscito a trattenere un diagonale di sinistro di Kovarik che gli è passato sotto al corpo e si è infilato in rete. Nemmeno gli ingressi di Cavani e Inler al posto dell’ancora deludente Donadel e di Behrami hanno scosso la squadra, che nel finale ha subito anche il secondo gol da Tecl. Per il Matador pesante cartellino giallo, perché era diffidato a salterà per squalifica la prima partita europea della prossima stagione. Gli azzurri non vincono dal 2 febbraio, 2-0 in casa in campionato al Catania: poi due pareggi con Lazio e Samp e le due sconfitte in Europa League con il Viktoria Plzen. Un momento no da superare al più presto”.