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L’editoriale di Alessia Bartiromo: “Come sopravvivere allo stress da big match”

Astenersi malati di cuore: questi due giorni per i tifosi del Napoli saranno davvero a rischio infarto. Prenotate un bel check up d’urgenza, imbottitevi di camomille e comprate un corso accellerato di meditazione in dvd se volete godervi senza stress la lunga vigilia di Napoli-Juventus che, più che uno scontro pre-scudetto, sembra una finale di Coppa Del Mondo. Non che voglia sminuire questa splendida gara che significa già di per sè tantissimo per tutti i tifosi partenopei, simbolo di possibile rivalsa sociale e calcistica contro i soprusi di un Nord gretto e razzista ma c’è davvero una grandissima pressione intorno a questa partita che è diventata un evento mediatico quasi senza precedenti. Si parte dal bombardamento televisivo no stop dalle sedi di allenamento dei due club con indiscrezioni ed interviste, fino alla maratona del “giorno X” con uno sciame di informazioni di ben sette ore continue, match escluso. Anche le radio ed i giornali contribuiscono a questa forte entropia, gettando, se possibile, ancor più benzina sul fuoco facendo paragoni e parallelismi tra i due allenatori Conte e Mazzarri, con statistiche alla mano e dati da aggiornare. Si lavora più in questi due giorni che in tutto l’anno, con la consapevolezza che, ogni gara troppo montata poi lascia sempre qualche strascico di delusione.

L’entusiasmo è alle stelle anche nei supporter partenopei e non, che hanno invaso il “San Paolo” in ogni ordine di posto esaurendo anzitempo tutti i biglietti di accesso all’impianto di gioco di Fuorigrotta. Non solo tifosi delle due squadre ma anche appassionati di calcio, sportivi, vip e personaggi illustri siederanno venerdì sera nel tempio del calcio partenopeo, con la speranza di assistere prima di tutto ad un bello spettacolo. Ben lo sanno Cannavaro e compagni che avvertono molto l’importanza di un match contro una squadra che li ha “derubati” quest’estate della Supercoppa italiana, complice un arbitraggio davvero scandaloso e di una tifoseria avversaria fin troppo ostile che domenica dopo domenica non fa altro che intonare tutti i cori razzisti esistenti nel mondo, all’indirizzo dei non curanti supporter azzurri.

Insomma, da qualsiasi angolazione la si voglia vedere, Napoli-Juventus non è e non sarà mai una partita come le altre. Fatto sta che ancora deve cominciare e già siamo privi di qualsiasi energia, stato che durerà per la massa partenopea almeno fino a venerdì mattina, quando il traguardo si fa più vivido e concreto ed inizia la bruttissima “ansia da prestazione”, sugellata da domande del tipo “cosa succederà, chi segnerà, l’arbitraggio sarà come sempre scandaloso, Cavani si sbloccherà, chi giocherà tra Pandev ed Insigne?”. Siccome ci tengo alla salute di tutti voi sostenitori sotto l’ombra del Vesuvio in particolar modo di coloro che non potranno “sfogarsi” amabilmente allo stadio, vi dò uno spassionato consiglio. Ritiratevi nelle vostre stanze fino a venerdì sera ed uscite dal letargo forzato soltanto verso le 20: una cena leggera, perchè lo stomaco sarà sicuramente chiuso e concentrazione massima. I flussi cerebrali infatti, devono portare ad un unico risultato: trascinare i propri beniamini verso un’importantissima vittoria, che li avvicinerebbe alla vetta di ben tre punti, distanziandoli poi di altrettanti. Ma più che altro, una cosa da ottenere è certa: ad esultare ed a cantare nel proprio bunker alla fine di 90 lunghissimi minuti dovranno essere soltanto i tifosi napoletani.

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Articolo modificato 27 Feb 2013 - 12:04

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Scritto da
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