Non solo la scelta dei ventidue in campo, ma soprattutto quella dell’arbitro è uno dei nodi cruciali di ogni Napoli v Juventus che si rispetti. Come dimenticare lo strascico polemico creatosi dopo la finale di Supercoppa a Pechino, a causa dell’arbitraggio, a dir poco discutibile, di Mazzoleni? Chi ha dimenticato il doppio penalty accordato al Napoli da Bergonzi, che suscitò non poco clamore nel dopo gara e che comportò persino la squalifica di Zalayeta, in sede di giudizio via prova-TV?
Non a Mazzoleni, nemmeno a Bergonzi; domani sera toccherà a Daniele Orsato della sezione di Schio, il delicato compito di dirigere la gara che potrebbe decidere o riaprire il campionato. L’arbitro vicentino dirigerà gli azzurri per la quarta volta in questa stagione con un bilancio abbastanza equilibrato. Una vittoria, nella 1a di campionato a Palermo, una sconfitta, a Bergamo alla 10a ed un pareggio, poche settimane fa contro la Lazio all’Olimpico. Con i bianconeri, di contro, è alla seconda direzione stagionale, dopo l’unico precedente, allo Juventus Stadium contro la Lazio finito a reti bianche.
Orsato è alla sua 14a gara stagionale, prima della quale il bilancio è di tre vittorie per le squadre di casa, quattro per le squadre ospiti, e ben sei pareggi. A suffragio della tesi del suo non essere casalingo, interviene una curiosa statistica di Champions League, nella quale ha presenziato per quattro volte, e per altrettante volte la squadra ospite è uscita vittoriosa dal confronto (Dinamo Zagabria v Porto o-2, Montpellier v Olympiakos 1-2, Manchester United v Cluj 0-1, Sparta Praha v Chelsea 0-1).
Numeri che sembrerebbero strizzare l’occhio alla Juventus, se poi aggiungiamo anche le direzioni dello stesso Orsato nello Juventus v Napoli 3-0 dello scorso anno e in Cagliari v Juventus 0-2 che sancì la matematica vittoria dello Scudetto per i bianconeri.
Occhio alla disciplina: Orsato è un arbitro che espelle poco ma che ammonisce davvero tanto, sono ben 74 i cartellini gialli distribuiti dal fischietto vicentino nelle sue precedenti gare e solo 5 “rossi” distribuiti però su sole tre partite. I giocatori azzurri dovranno guardarsi bene dal commettere falli evitabili, soprattutto i diffidati come De Sanctis e Pandev probabilmente inseriti nell’undici titolare.