Ci ha fatto tribolare in più di un’occasione e ogni qualvolta c’è un calcio da fermo le nostre coronarie sono messe a rischio, ma la retroguardia azzurra si sta confermando una difesa tuttofare capace di non far segnare e di segnare. Nelle ultime tre gare un solo gol subito, quello di Floccari ha portato la difesa azzurra, con 21 gol subiti, ad essere dietro solo a quella della capolista Juve. In fase di attacco i gol di Cannavaro contro il Catania e di Campagnaro contro la Lazio hanno dato l’apporto realizzativo che sta venendo meno dagli attaccanti. Certo il filtro che a centrocampo fa uno come Behrami è fondamentale così come è importante avere tra i pali uno come De Sanctis che, nonostante qualche amnesia, tra i pali rimane più di una sicurezza tanto da valergli il rinnovo del contratto per altri due anni. Come poi non elogiare il girone di ritorno di Hugo Campagnaro che, con un contratto già firmato che lo porterà a Milano sponda Inter la prossima stagione, si sta dimostrando un professionista serio che onora la maglia che indossa. Poi c’è il Capitano che ha trasformato la rabbia per la squalifica in rabbia agonistica diventando un baluardo insuperabile. Il ritorno di Britos quello che a Napoli non si era mai visto, costretto a curare infortuni lunghi che non gli permettevano di dimostrare il suo valore, e che adesso è diventato uno dei titolarissimi. Per poi concludere con l’innesto di Gamberini, considerato un acquisto di secondo piano, che con le sue prestazioni è entrato nel cuore dei tifosi azzurri. Insomma un misto di cuore e tecnica che questa sera, nella sfida contro la Juve, dovrà essere uno dei punti di forza della squadra di Mazzarri. Blindare la difesa azzurra per poi tentare di colpire la Vecchia Signora con qualche inserimento dalle retrovie.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 1 Mar 2013 - 10:58