Napoli v Juventus 1-1, le pagelle

napoli-juventusSERIE A TIM 2012-2013
27a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v JUVENTUS 1-1

le pagelle

DE SANCTIS 7 – E’ fondamentale nel primo tempo, quando devia con la spalla la conclusione a botta sicura di Vucinic, che avrebbe ammazzato partita e campionato. Si ripete, sempre contro il montenegrino, anche nella ripresa rispondendo “presente” alla sua bordata dalla distanza. Sicuro anche in uscita, meno sui rinvii.

 

CAMPAGNARO 6,5 – La sua foga nel volere aiutare la fase d’attacco lo porta troppo avanti lasciando qualche buco nella sua zona, ma quando è a presidio del centro destra, Giovinco non trova mai il guizzo vincente e, di questo, molti meriti sono dell’italo-argentino, bravissimo specie nella ripresa, a sbrogliare situazioni delicate uscendo elegantemente palla al piede.

 

CANNAVARO 6 – Il movimento, che non offre punti di riferimento, di Vucinic lo porta ad una sorta di caccia all’uomo a tutto campo, alla ricerca costante dell’anticipo, che non sempre riesce ed i conseguenti buchi, da lui lasciati, potrebbero diventare letali. Di testa sono comunque tutte sue, ma qualche ruvidezza in meno non avrebbe fatto male.

 

BRITOS 5 – Palesemente immobile sul colpo di testa di Chiellini, che lo brucia sul tempo e sullo spazio, sull’azione del vantaggio bianconero. Inaccettabile da un difensore dalle enormi potenzialità fisiche come l’uruguaiano. Il tremendo impatto con Inler accentua il suo calvario, finito nell’intervallo per inadeguatezza sia fisica e che tattica.

 

MAGGIO 5,5 – Cerca di imporsi su Peluso cercando in più occasioni la forza fisica ma senza ottenere grossi risultati. Alla lunga rincula, stantio ed impreciso negli appoggi, sulla sua tre-quarti, intimidito dalla crescita costante del suo dirimpettaio che gli prende le misure e lo contiene al meglio. Nella ripresa mette un buon cross per Cavani e prova  sorprendere Buffon con un destro, chissà quanto voluto. Lo abbiamo visto meglio, ma anche decisamente peggio.

 

BEHRAMI 6,5 – Inizio abbastanza in sordina, delegato alla marcatura su Pirlo, dal quale si fa scherzare sul cross che porta all’incornata vincente di Chiellini. A lungo andare divide l’infausto compito di marcatura con Hamsik, dedicandosi ai raddoppi ed il recupero di palloni tutto campo, smettendo anche i panni da regista, che non gli appartiengono. Finisce stremato dalla fatica ma è l’ultimo che si arrende al corso degli eventi.

 

INLER 5,5 – Tremendamente difficile giudicare la prestazione dello svizzero, sicuramente insieme ad Hamsik il più efficace alla conclusione, come dimostra il gol del pareggio ma è per altri versi uno dei più disastrosi. Imprecisioni, lanci sbagliati, marcature facilmemte eludibili ne facevano un potenziale candidato alla sostituzione già nella prima mezz’ora di gioco. Si riprende lievemente nel finale, giocando come faro davanti alla difesa, protetto dall’azione simultanea di copertura di Behrami e Dzemaili.

 

ZUNIGA 6 – Non una grande gara, almeno in fase di spinta, ma sicuramente sufficiente per quanto riguarda il controllo di Lichsteiner. Cerca ripetutamente la giocata in tandem con Hamsik, ma alla lunga il giochetto si fa ripetitivo e non trae in inganno la difesa juventina. Chiude da terzino sinistro, monitorando le intemperanze del suo dirimpettaio e chiude la cerniera centrale aiutando Cannavaro nella copertura di Vucinic e Matri.

 

HAMSIK 6,5 – In attacco è l’unico faro nella nebbia, capace di trainare avanti palloni importanti e rifornire il Cavani dalla polveri bagnate. Potrebbe scatenare la gioia dei 70.000 del San Paolo dopo pochi secondi, ma il suo destro finisce alto. E’ nella ripresa che offre il meglio, dedicandosi alla “solita” marcatura a uomo su Pirlo, compito come sempre non eseguito a dovere (ma non per colpe proprie) e a scaricare conclusioni violente verso Buffon, che di bravura e di fortuna riesce a disinnescare.

 

PANDEV 4,5 – Parte benissimo, bruciando Chiellini e propiziando Hamsik al tiro, ma la sua presenza in campo è limitata ai primi 20 secondi di gioco, una sorta di record. Infatti, nel residuo tempo di permanenza in campo, il macedone non trova mai spazio utile per creare grattacapi, in alcuni casi anche “distubato” dai movimenti di Cavani, che lo tagliano fuori dalla manovra, ma non è un’attenuante ad un’altra gara di palese sofferenza.

 

CAVANI 4,5 – Alla settima non è andata meglio, anzi forse è andata peggio delle altre sei. Se si eccettua un colpo di testa nella ripresa ed una punizione, da ottima posizione, calciata alle stelle, della partita del Matador rimane impresso solo l’incontro di wrestling ingaggiato con Chiellini, che avrebbe meritato l’espulsione di entrambi i contendenti. Sente tremendamente la tensione della gara, ma soprattutto il suo digiuno da reti, ma non è così che si esce dal tunnel. Graziato da Orsato, riproverà la prossima gara.

 

DZEMAILI 5,5 – La sua sarebbe stata un’ottima gara senza quell’orrore sotto rete, con il tap-in abbastanza semplice sulla respinta di Buffon. Un errore che cancella una buona gara, dove fa sentire la sua presenza a centrocampo, disturbando l’azione di Marchisio a cui non concede spazio utile d’inserimento ed offre valdio supporto ad Inler e Behrami, altrimenti di serissime difficoltà contro i rispettivi omologhi. Ma, ripetiamo, quella conclusione sotto rete pesa come un macigno.

 

INSIGNE 5,5 – Non riesce a cambiare le carte in tavola, ma non viene messo nelle giuste condizioni per poterlo fare. Non lo si può cercare con lanci lunghi decine di metri, al cospetto di difensori esperti come Barzagli, ma lui fa quel che può in un limitato numero di palloni giocati e giocabili.

 

ARMERO S.V. – Ha una buona occasione nei secondi finali di gara, ma il suo cross di sinistro è sbilenco e si spegne sul fondo. Ingiudicabile.

 

MAZZARRI 5,5 – La squadra scende in campo in condizioni psicologiche non ottimali. Tanto, troppo nervosismo per questa partita decisamente sovraccaricata alla vigilia. Opinabile anche la scelta dell’undici titolare, propendendo per alcuni elementi in stato di forma decisamente precario, come Pandev ed Inler (il giudizio esula dalla rete segnata). Striglia i suoi, evidentemente, nell’intervallo e nella ripresa il suo Napoli è decisamente migliore, ma rimane il fatto di un primo tempo praticamente disastroso, nonostante il pareggio raggiunto.

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