Il pullman della Juventus arriva al San Paolo verso le 19.15: il mezzo viene colpito lungo il tragitto da uova e qualche lattina e fa fatica a entrare negli spogliatoi. Più di cinquanta agenti della polizia, in assetto anti-sommossa, fanno fatica a liberare la strada. La rampa che porta nel parcheggio dello stadio è distante poche centinaia di metri. Una pietra lanciata da un teppista non identificato danneggia un vetro del bus bianconero: le schegge sfiorano Asamoah. La tensione è alle stelle: la polizia lancia lacrimogeni per consentire al bus di entrare allo stadio. Barzagli sospira: «Non è stato un viaggio proprio tranquillo, quello che è successo non è stato affatto piacevole. Avviamo vissuto dei momenti molto particolari». Quando inizia il riscaldamento, sembra quasi l’inizio del match: azzurri in trionfo e campioni d’Italia fischiatissimi. Nel frattempo è Marotta, il dg della Juve racconta quello che è successo: «Sono stati momenti di apprensione, devo ammetterlo. Sono atti depolorevoli, segnale di grande inciviltà che con lo sport non c’entrano proprio nulla e di cui ovviamente neppure il Napoli c’entra». Asamoah poi non partirà titolare. «Solo un caso, è una ragione tecnica: non si è fatto nulla».
Incidenti sono scoppiati all’esterno dello stadio San Paolo alla metà del primo tempo, mentre tre autobus che trasportavano tifosi juventini stavano percorrendo via Terracina. Uno dei finestrini di un pullman è stato colpito da un sasso lanciato da tre tifosi del Napoli. A questo punto i tifosi della Juve hanno fermato i pullman e si sono diretti a piedi verso lo stadio. Lungo il percorso hanno dato alle fiamme un’auto e ne hanno danneggiate diverse altre infrangendo i vetri e colpendo la carrozzeria. Arrivati ai cancelli dello stadio hanno assalito i cordoni della polizia cercando di entrare in massa. La polizia ha reagito con una carica e con il lancio di lacrimogeni. Alla fine i tifosi bianconeri sono stati fatti entrare nello stadio e accompagnati nel loro settore.
Eppure, la giornata era cominciata tranquillamente. Alle 17, con circa un’ora e mezza di anticipo i cancelli dello stadio si aprono al pubblico: non siamo al «più alto livello di rischio», ma vista l’importanza del match e la rivalità tra le tifoserie c’è molta attenzione da parte delle forze dell’ordine. Il meccanismo di sicurezza messo in campo dal Napoli è comunque massiccio: per il controllo degli ingressi e delle tribune la società azzurra ha «reclutato» 370 steward. Schieramento imponente. Bisogna evitare lunghe file. E visionare con la massima attenzione il nominativo del tagliando. Ed è per questo che stupisce la presenza, nei pressi di via Terraccina, di un bagarino che con eleganza offre biglietti per i distinti. Consiglia: «Approfitta di un momento di confusione per entrare». I tre giovani pugliesi non si fidano. E probabilmente, fanno bene.
Fonte: Il Mattino