Dopo aver ricevuto la condanna a sei mesi di squalifica per omessa denuncia, salvo poi essere assolti con formula piena dalla Corte Federale, Paolo Cannavaro e Gianluca Grava ora passano al contrattacco. Sentitisi tirati in bolla ingiustamente nello scandalo di Scommessopoli, chiedono alla Figc e al Coni i danni per aver subito, anche se per poco, un torto immeritato.
Il loro legale, Luciano Ruggiero Malagnini, ha annunciato che si rivolgerà al Tar del Lazio chiedendo una “condanna per equivalente”, ovvero un risarcimento pari all’entità del danno subito, una cifra intorno ai 250 mila euro, approssimativamente un mese di stipendio. Gli organi federali avranno 10 giorni di tempo per rispondere all’accusa avanzata dai giocatori azzurri