Davvero Napoli-Juve non finisce mai. E ritrovarle insieme a livello Giovanissimi, nello stesso girone, nel torneo internazionale probabilmente più importante della categoria: quella Nike Premier Cup che è nata ormai venti anni fa sotto il marchio della grande casa di abbigliamento sportivo e poi è stata affiancata dal punto di vista organizzativo dal Manchester United. L’ultima edizione l’ha vinta l’Universidad Catolica a Shanghai, quest’anno la fase mondiale tornerà a Manchester a giugno. Partita con 600 squadre in 15 Paesi d’Europa, ha sforato il muro delle mille, organizzandosi stato per stato in fasi nazionali che decretassero il club vincitore deputato a rappresentare il suo Paese nella fase finale mondiale. Per l’Italia nell’ultima edizione c’era l’Inter.
QUANTE STELLE – Tra oggi e domenica a Pescara, le 12 italiane qualificate si sfideranno in 4 gironi da 3 squadre; passeranno le due migliori, poi quarti, semifinali e finale domenica alle 10,30. Tutto a Pescara, per l’esattezza Città S’Angelo, al centro sportivo Poggio degli Ulivi. E’ stato il torneo di Messi, Tevez, Robinho, Iniesta, Torres, Casillas, Sanchez. Che sia il torneo del Napoli non può far meraviglia, considerato il fatto che la società partenopea da qualche anno è un habitué dell’appuntamento e che il direttore sportivo Bigon con tutta la sua struttura tecnica ha dato forte impulso al vivaio, affidato ora alla responsabilità organizzativa di Francesco Barresi. Ma fa effetto trovare alla Nike Premier Cup la Juve Stabia, società di Castellammare da qualche anno rinata dalle ceneri di un fallimento: ha scalato i campionati fino alla serie B.
NAPOLI FATTO IN CASA – Il gruppo affidato a Nicola Liguori è stato tirato su dall’attività di base, tre innesti nuovi in questa stagione, un solo ragazzo fuori regione, il centrocampista Tartaglione che arriva da Livorno. Per il resto, i ’98 di Liguori arrivano da Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, ma il nucleo centrale è tutto partenopeo doc.«Abbiamo portato anche quattro ’99, sotto età» . Sono i difensori Riccio ed Esposito (quest’ultimo considerato di prospettive interessanti), il centrocampista Mattera e l’attaccante Mentana. A centrocampo Otranto e Spavone sono ragazzi da seguire. E si dice un gran bene anche del portiere Ferrara. Certo, ritrovare anche in questa manifestazione la Juventus fa un certo effetto. Liguori sorride: «Davvero è la sfida infinita: dalla prima squadra, la Primavera ha la Juve nella finale di Coppa Italia, gli Allievi nazionali la troveranno tra una settimana nel girone dell’Arco di Trento e noi alla Nike Premier Cup» . Il tecnico dei Giovanissimi del Napoli guida una squadra prima in campionato e che nel suo girone ha fatto il vuoto: il Catania secondo è 11 punti sotto. Liguori spiega con quale spirito la squadra è arrivata al torneo: «Qui si respira davvero una atmosfera straordinaria. C’è quell’aria di professionismo a cui questi ragazzi, se continueranno a crescere potranno arrivare tra qualche anno. E’ chiaro che se siamo qui proviamo a fare il miglior risultato positivo, ma più di ogni altra cosa conta misurarsi con altre grandi realtà e vedere a che punto è il nostro progetto» . Ci sarà il Brescia a chiudere il tris del girone B con Napoli e Juve.
MIRACOLO JUVE STABIA – SI fa notare positivamente la presenza della Juve Stabia tra tanti grossi club ed è curioso che a guidarla sia quel Mimmo Panico che oltre ad aver avuto una carriera da giovane calciatore nell’Inter, fino agli Allievi, è stato l’assistente di Nicola Liguori da giovanissimo allenatore nel vivaio del Napoli, quando iniziavano a far vedere il loro talento Roberto Insigne e Giuseppe Palma, ora in Primavera. Alberico Turi che è il responsabile del vivaio stabiese, ha creato un piccolo gioiello che sta raggiungendo risultati “miracolosi” (i “quarti” al Viareggio battendo la Juve ne sono un esempio) grazie all’entusiasmo di tutti e alla grande collaborazione con le scuole calcio dell’area campana. La squadra di Panico si è formata proprio con le piccole realtà locali: dal Csi Angri, al Cags Aversa, al Saint Joseph, al New Mary Rosy di Salerno, al Città di Volla, al Sant’Antonio Abate, al Real Arzano, al San Giorgio 1926. E poi Boys Savoia, Calcio Azzurri, Capua. C’è chi è arrivato da Napoli, come l’attaccante Matassa e il centrocampista Meola, e chi dal Benevento come il centrocampista Elefante. Torna il portiere Abagnale a metà con il Genoa. La squadra in campionato è prima, ha una delle migliori difese (9 gol al passivo), in casa è imbattuta e in tutto ha perso una solo gara. Nel girone D avrà Inter e Parma. Tostissimo. «Ma per i miei ragazzi stare qui è già un premio – dice Panico – che ci siamo guadagnati facendo una bella stagione agonistica. Questo gruppo è tutto nuovo e in poco tempo ha fatto passi da gigante. Alla Juve Stabia si vive di questo, in un clima familiare che il direttore Turi ha saputo creare tra tutti noi» . I dilettanti di Lombardia 1, Torino e Roma nel girone A e Vicenza, Milan e Empoli nel C. L’avventura del Napoli può cominciare. E il sogno della Juve Stabia pure.