Che sia stata serie B o serie A il Bentegodi di Verona è sempre stato un campo ostile per il Napoli. Dai tempi di Maradona, il Napoli a Verona non è mai riuscito a imporsi e in tutti questi anni, gli scarsi risultati e i tanti punti persi allo stadio che ospita sia il Verona che il Chievo, sono sempre stati fondamentali nelle varie rincorse del Napoli agli obiettivi perseguiti nei vari campionati. Il Napoli targato De Laurentiis al Bentegodi di Verona da quando è tornato in Serie A ha vinto solo una volta. Era il 2 maggio 2010 e il Napoli battendo il Chievo 2-1 entrò per la prima volta in Europa dalla porta principale. Autore del gol decisivo fu Ezequiel Lavezzi su calcio di punizione. Da allora il “Pocho” diventò l’uomo non solo dei sogni europei azzurri ma anche l’uomo dei gol “pesanti”, colui capace con un guizzo di decidere partite importanti. Dal Bentegodi versione 2010 al Bentegodi versione 2013. La stagione del Napoli, come quella di 3 anni fa, sembra essere arrivata ad un bivio. Vincere per continuare a cullare il sogno Scudetto e difendere il secondo posto dal ritorno prepotente del Milan o rischiare di compromettere seriamente tutto ciò che di buono è stato fatto finora. E mai quanto adesso servirebbe che qualcuno tra Pandev e Insigne rivestisse i panni del Pocho, non solo per la posizione in campo ma anche per la figura di uomo dai gol decisivi. Cavani è in crisi di gol e non si discute, non segna da 5 partite ed è in un momento in cui la dea bandata sembra avergli voltato le spalle, e allora ora più che mai le seconde punte devono realizzare i gol fondamentali per continuare a sognare. Goran Pandev ha deluso un po’ tutti. Dopo una super partenza, il macedone non ha reso sempre al massimo, compiendo assist fondamentali per mettere i compagni nella possibilità di fare gol ma restando bloccato in chiave realizzativa da un bel po’ (Napoli – Udinese 2-1 del 7 Ottobre 2012). Mazzarri oggi in conferenza stampa ne ha esaltato la grande vena di rifinitore valutando che, per il trainer partenopeo, un assist del macedone vale quanto un gol. Ma quando tutto s’inceppa e il meccanismo del gol non va in funzione una magia che gonfiasse la rete servirebbe più di un passaggio illuminante. Lorenzo Insigne invece si sta centellinando e lentamente si sta ambientando nel camponato dei grandi. Dopo un anno da protagonista in Serie B, il folletto azzurro sta facendo grandi cose e sta dimostrando tutto il suo grande valore ma anche per lui il gol è un ricordo molto lontano. L’ultima magia Insigne l’ha compiuta al San Paolo il 13 gennaio contro il Palermo, siglando la rete del 3-0. Domani dovrebbe essere lui a spuntarla su Pandev e partire quindi accanto a Cavani dal primo minuto. Tutta la Napoli del pallone chiede ad entrambi una magia per zittire così tutte le critiche e permettere al Napoli di poter continuare a cullare quel sogno tricolore. Facendo passare così, per una volta, l’amara”Fatal Verona” dolce come lo zucchero dei suoi pandori.