Ci sarebbe anche un mancato feeling con alcuni elementi della squadra, nonostante sia il leader assoluto e le sue assenze, ultimamente per squalifica, pesano sull’andamento della squadra in maniera determinante, evidenziando che Ibra sia l’ago della bilancia per le sorti del club di Parigi. Mugugni confermati anche dalle dichiarazioni dello stesso giocatore che ha detto a chiare lettere: “Il Psg non è il mio ultimo club. Nel calcio non si sa mai e l’Italia è la mia seconda casa“.
Qualcuno ha rimembrato le parole venute fuori a Gennaio attraverso il suo procuratore, Mino Raiola, quando mise in risalto, senza mezzi termini, l’apprezzamento di Zlatan verso la piazza azzurra. Ecco cosa disse all’epoca: «A Ibrahimovic sarebbe piaciuto giocare nel Napoli. Mi ha detto che un giorno lo farà perchè il San Paolo gli piace molto».
Parole di circostanza, prive di fondamento, oppure, sotto sotto, un’esperienza napoletana potrebbe essere un nuovo orizzonte per la carriera del campione svedese? E c’è già qualcuno in città che sogna un tandem Cavani-Ibrahimovic. Per ora è una ipotesi infondata, ma si sa, i napoletani hanno bisogno di sognare.
Articolo modificato 10 Mar 2013 - 10:14