Ecco le parole di Corbo: “Quel silenzio è stato a lungo scrutato. Interpretato. E finalmente raccontato dallo stesso Cavani, quando le voci di una sua storia d’amore avevano sfiorato anche il Napoli. Mercoledì è corso a Castel Volturno Aurelio De Laurentiis. È stato uno dei giorni più intensi della sua presidenza. Ha convinto allenatore e squadra, quindi i tifosi, che era possibile riavvolgere il nastro, tornare indietro, ricominciare come se niente fosse successo a Verona e nell’ultimo mese”.
“Chi meglio di un produttore creativo poteva riuscirvi? De Laurentiis ha parlato a Cavani come poco tempo fa a Dubai. Da amico leale. Sereno, ma occhi negli occhi «Allora, Edy che ti succede, devo preoccuparmi? Dimmi come posso aiutarti». Si può immaginare. Cavani ha ammesso il suo disagio. Una crisi coniugale ha riportato la moglie in Uruguay, perché Soledad non gli ha creduto. Neanche quando lui giura. Non c’è un’altra ragazza, una donna in particolare, un’amante segreta nella sua vita. Ma qualcosa accade. Non una, ma alcune ragazze lo tentano, lo assediano, lo espongono ai sospetti. Di volta in volta c’è sempre qualcuna che se ne vanta, vero o falso, per accreditarsi come la donna di Cavani. Una ragazza legata ad uno degli sponsor, poi un’altra di Mergellina, forse qualche altra ancora. È la nostalgia della famiglia, questa la verità, non l’amore forsennato per un’altra donna a bloccare uno dei primi cannonieri d’Italia e d’Europa. Fossero solo le “love story” a non far segnare gol, si dovrebbe pensare che le squadre ultime in classifica siano a metà tra il Quinto Canto dell’Inferno dantesco (Paolo e Francesca) e un set di Tinto Brass. Quant’è pettegolo il calcio. Ora che ha chiarito tutto con il presidente, liberando se stesso da comprensibile insofferenza ai sospetti, Cavani può davvero riavvolgere il nastro oggi, e ricominciare da Parma”.
“E il Napoli? Il capitolo scudetto è chiuso, lasciando solo rimorsi. Difficile sperare che un Napoli così forte, con Cavani e il suo micidiale tandem con Hamsik, coincida con un altro campionato così squilibrato e scadente. Si pensi al distacco della Juve e al Milan che è già terzo a due soli punti, avendone recuperati 7 sul Napoli in crisi da 5 gare. Non ricomincia un campionato, ma si può fin da oggi leggere il prossimo. In queste 10 partite, i tifosi capiranno chi rimarrà. Non solo Cavani: cerca primati e Champions come le sue rampe di lancio per il Pallone d’Oro. È questo il club giusto? C’è Mazzarri: il suo contratto è un passaggio obbligato per pianificare la nuova stagione. Il secondo posto può dargli forza per cambiare club, se teme di non poter fare meglio a Napoli o per rinnovare con De Laurentiis. Un flop porterà il club ad una diversa politica, più attuale”.
“Proprio il Napoli ne è stato leader, con investimenti sui giovani campioni, come dimostrano l’arrivo di Cavani e gli stranieri arrivati quando De Laurentiis divideva il ponte di comando con Pierpaolo Marino, atteso oggi con inquietudine da chi ricorda l’ultima vittoria al San Paolo dell’Atalanta. Mazzarri ama guidare le squadre, piuttosto che costruirle. Il caso Verratti è significativo. Il secondo posto può quindi consolidare il suo stile di gestione: pochi, maturi e fidatissimi titolari. È respinta l’ipotesi di un centrocampo più folto (Behrami, Inler, Dzemaili) per lasciare in avanti l’asse verticale Cavani-Hamsik. Vecchio modulo con gli stessi uomini Sperando che la settimana di cene tra amici e confessioni accorate determini la svolta. Lo spera anche lui: il pio Cavani entra segnando la croce“.
Articolo modificato 17 Mar 2013 - 10:43