Campagnaro: “Maradona? So che non ha parlato bene di me. Con il Napoli vogliamo il secondo posto e per il futuro…”

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Impegnato con  la sua nazionale nelle gare di qualificazione ai prossimi mondiali di Brasile 2014, Hugo Campagnaro ha rilasciato una lunga intervista al sito espn. Ecco quanto evidenziato da spazionapoli.it:

Le gara contro Venezuela e Bolivia – Durante la mia vita calcistica ho giocato spesso con la difesa a tre, sono ormai sei anni ma quando venivo schierato anche a quattro dietro non ho mai avuto problemi, giocando comunque nel centro destra. Contro il Venezuela venerdì sarà una gara particolare, dicono sia una squadra di poco conto ma guardando numeri e statistiche non è così. E’ una formazione che è cambiata molto ultimamente e per quello che ho visto ha messo in difficoltà molte squadre importanti come l’Uruguay. Dal nostro canto non vogliamo sottovalutare nessuno, non pensare troppo all’avversario e fare soltanto la nostra gara senza troppi calcoli. Dopo il Venezuela poi, ci sarà la gara contro la Bolivia, match diverso ma comunque molto complesso poiché si giocherà in montagna ma non avremo problemi a riguardo. Pensiamo però prima al Venezuela procedendo passo dopo passo, daremo il massimo in entrambe le gare sperando di conquistare in tutte e due i casi l’intera posta in palio”

La carriera – “La mia carriera è stata particolare, è partita in Argentina e poi è proseguita in Italia dove inizialmente ho avuto qualche difficoltà ad ambientarmi con il Piacenza, ma con la Sampdoria in serie A è stato tutto più facile. Dopo l’avventura con il Napoli poi, a 31 anni è arrivata la prima convocazione in Nazionale ed è stato un sogno diventato realtà. Non tutti i giorni succede infatti di esordire con la Selecciòn a questa età, so di essere un privilegiato. La difesa argentina è formata da tutti giocatori giovani, io sono forse l’unico che ha superato i trent’anni ma forse perché il mister mi considera come un jolly che può giocare da libero, stopper, con la difesa a quattro ed anche esterno destro. L’esperienza è qualcosa di importante così come la freschezza dei giovani ma forse un giocatore come me può far sempre comodo anche quando manca qualcuno in rosa, potendo coprire svariate parti del campo. In Italia ho imparato tanto, la serie A è un’ottima scuola ed un continuo apprendere di tattica e movimenti. Noi giocatori della Nazionale argentina poi, abbiamo la fortuna ed il privilegio di giocare con l’attaccante più forte del mondo, Leo Messi. Il Milan ultimamente ha subìto infatti le sue magie. Inoltre, il Barcellona è stato anche fortunato a trovare il gol subito sfruttando al meglio gli spazi concessi“.

 Le parole di Maradona e il futuro – “So che Maradona non ha parlato benissimo di me, me l’ha riferito mio fratello che vive ancora in Argentina. Che nessuno mi conosca lì la trovo una cosa normale, ho giocato in Sudamerica molto giovane ed in terza categoria, dove il grande pubblico non può vederti. Sono stato tanto tempo in serie A e ci gioco ancora, qualcosa vorrà dire. So anche delle tante voci che mi vorrebbero all’Inter la prossima stagione, andando a rinforzare ancor di più il clan argentino della squadra nerazzurra. Al momento però penso solo al Napoli e non mi lascio distrarre dal mercato, siamo al secondo posto e abbiamo nove punti di distacco dalla capolista Juventus, dobbiamo mantenere a tutti i costi questa posizione in classifica e non ho altro per la testa. Diciamo che la trattativa è avanzata ma di ufficiale non c’è niente.  Tornando alla Nazionale, non penso all’inter quindi non penso neanche a Brasile 2014. Dobbiamo prima qualificarci con sicurezza per poi fare pronostici e programmi a lunga scadenza”

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