Impossibile dimenticare il rigore calciato alle stelle da Roberto Baggio nella finalissima del 1994, che restituì il favore del 1982 con gli interessi, consegnando a Romario e compagni il quarto trionfo iridato. Scolpito nella memoria anche la perla su punizione di Andre Cruz che, in un’amichevole pre-mondiale datata 1989, consentì ai suoi di espugnare il suolo italico. Frammenti di memoria sicuramente più recenti sono quelli del Quadrangolare di Lyon del 1997, ove Italia e Brasile diedero vita ad una delle più spettacolari edizioni di questa grande sfida; fu un bellissimo 3-3 dove Del Piero e Ronaldo si ersero a grandi protagonisti dell’incontro: doppietta per l’allora numero 10 juventino, mentre il “Fenomeno” deliziò il pubblico francese con una rete e tante fantastiche giocate, in coppia con Romario.
Arrivando a periodi recentissimi, duole ricordare la disfatta azzurra di Confederation Cup 2009, confluita in uno 0-3 firmato Luis Fabiano (doppietta) ed autorete di Dossena, che fece seguito ad un’altra sconfitta italiana di pochi mesi prima; in campo neutro a Londra, gli azzurri di Lippi ebbero già modo di conoscere la sconfitta, ma con un passivo si 0-2 targato Elano e Robinho. Due sconfitte per una sorta di monito per quella che sarebbe stata la fallimentare spedizione azzurra in Sudafrica, nel 2010.
A Ginevra dunque, nuovo atto di questa infinita faida calcistica, tra due squadre che mettono insieme ben 9 Mondiali vinti (5 Brasile contro i 4 dell’Italia), ma che rispetto all’ultima sfida presentano notevoli cambiamenti. Entrambe le nazionale hanno attuato una sostanziale politica di ringiovanimento, puntando su giocatori di sicura prospettiva e valenza. Neymar, Lucas, Hernanes e Thiago Silva sono le forze emergenti dei verde-oro ma già infarciti di una consolidata esperienza internazionale mentre Prandelli può fare affidamento sul tandem “rossonero” El Shaarawy-Balotelli, poco più di 40 anni in due ed una garanzia per il futuro prossimo e remoto.
Ringiovanimento si, ma anche il ricorso a giocatori di esperienza che possono aiutare i giovani a maturare e crescere meglio. Il CT azzurro può contare infatti su un blocco difensivo dai meccanismi praticamente automatizzati, come quello juventino composto da Buffon, Chielli, Bonucci e Barzagli. Scolari confida invece nella sicurezza tra i pali di Julio Cesar, alla fantasia di Kaka e le reti di Fred e Luis Fabiano. Punti in comune che risulteranno essere anche ingredienti necessari ad una grande sfida come quella di domani sera.
Ma adesso bando alle ciance, dunque, e che lo spettacolo abbia inizio. Appuntamento in Svizzera per una nuova pagina di storia calcistica tutta da vivere e ricordare!
Articolo modificato 20 Mar 2013 - 15:29