Ancora un altro duello, ancora un’altra sfida uno contro uno da sopportare per Napoli e per il Napoli. Dopo il lungo ed estenuante duello con la Juve, perso, che ha esaurito la sua vitalità nell’arco circa di un girone (dal 2-0 dello Juventus Stadium al 2-0 a Verona), ecco adesso l’ennesimo duello. Stavolta però, da vincere. La storia recente del Napoli insegna che negli uno contro uno, forse per la pressione che essi portano con sè, gli azzurri hanno sempre lasciato il passo all’avversario, mancando forse sempre in quel quid in più di qualità a centrocampo e voglia di vincere, che fanno la differenza a questi livelli. A partire proprio dal primo duello scudetto, due anni fa, contro il Milan. Chi dimentica quel lunedì sera a Milano, condito da un pre-partita infinito, lungo quasi quanto quello che precedette lo scorso 1° marzo, concretizzatosi in una prestazione bloccata ed abulica e, inevitabilmente, con una netta sconfitta per 3-0. Stesso discorso per l’anno passato, quando gli azzurri ebbero più e più volte la possibilità di sopravanzare l’Udinese nella corsa al terzo posto, buttando però occasioni ed occasioni (con l’apice a Bologna) e giungendo alla fine quinti. Infine, il duello con la Juve, anch’esso ormai già perso.
Però sorge anche il dubbio: non è che tali duelli spesso siano più fittizi che reali, creati ad arte dalla stampa, la quale deve sempre trovare un tormentone? Certamente nelle due lotte scudetto il Napoli aveva un organico inferiore, nei casi rispettivi, a Milan e Juventus, e comunque poi alla fine si è ritrovato con un terzo posto (due anni fa, con l’accesso alla Champions) e quest’anno con un secondo posto. Niente male, per una squadra che perde duelli, perciò i tifosi da un lato possono recriminare per due scudetti comunque sfuggiti, dall’altro si può dire che possono ben contentarsi. Ma stavolta il duello con il Milan è molto più reale e stringente di quello di due stagioni orsono, soprattutto in termine di punti (appena due).
Duello che si intravede ancor più nitidamente nelle pieghe del calendario di anticipi e posticipi redatti della Lega una settimana fa. In primo luogo, nel turno pasquale Milan e Napoli giocheranno nei due posticipi due partite non di cartello, con Chievo e Torino (mentre c’era un molto più succulento Inter-Juventus), poi nella successiva giornata ancora in due orari diversi (e ancora con il Milan prima del Napoli…), alle 12.30 il Milan a Firenze, alle 20.45 il Napoli con il Genoa. E infine, altro particolare forse non trascurabile, la Lega si è fermata con la programmazione proprio a Milan-Napoli del 14 aprile, data dopo la quale il duello potrebbe, in caso di vittoria di una delle due, indirizzarsi a favore di una delle due, e, di conseguenza, diventare meno interessante mediaticamente. Forse sono solo elugubrazioni, ma a pensar male non si fa quasi mai peccato.
Articolo modificato 22 Mar 2013 - 18:21