C’è un Napoli in giro per il mondo…

allenamento_napoli_spazionapoli_edu_vargasIl made in Italy (anzi, Castel Volturno) si estende dall’Italia alla Spagna, dalla Germania sino al Brasile, con quei giovanotti di belle speranze, con un futuro (il loro futuro) che non è ancora stato decodificato. Si gioca e però con se stessi, con la loro carriera, con gli investimenti (anche massicci) del passato; e poi si scruta ciò che suggerisce il campo, ciò che emerge dalle prove delle verità sottoposte a se stessi.

In primis Eduardo Vargas, la stellina del Sud America pagato a peso d’oro, dopo essersi consumati nel braccio di ferro con mezzo mondo, e però rimasto schiacciato dalle responsabilità, dalle difficoltà e dal tandem Lavezzi-Cavani: ma al Gremio è rinato, così dicono, ed ha mercato ovunque. Però poi, più o meno, tanto il Napoli spese per Luca Cigarini, da Prandelli definito il professore e da Pirlo, proprio l’altro giorno, l’erede alla regia: con Mazzarri non s’è preso, all’Atalanta è un leader, e pure quello è un tormento – economicamente parlando, ma anche tecnicamente – e dunque una tentazione per un giorno che verrà.
Il paradosso in assoluto è Federico Fernandez, titolare della Nazionale argentina e invece interrogativo a Napoli: da quando è arrivato, il Getafe ha cambiato vita; e pure lui, che s’è messo anche a segnare (cosa già fatta pure in azzurro: doppietta al Bayern Monaco) e ne ha riconquistato in autostima. Ha dovuto fare le valigie Fideleff, che a Parma non è riuscito a imporsi e s’è trasferito al Maccabi Tel Aviv, aspettando magari una chiamata dall’Argentina per l’anno prossimo.
Gargano all’Inter ha un domani, almeno questo si sussurra: l’impatto è stato bruciante e la personalità non gli è venuta meno; il contratto – chiaramente – contiene la voce riscatto, che, a quanto pare, dovrebbe essere esercitato. Uvini a Siena è ai margini e starà rimpiangendo la scelta di venirsene in Italia, lui che in Brasile aveva guadagnano una elevata considerazione: zero presenze pure là, dopo aver visto il san Paolo solo in occasione dell’Europa League (e, coincidenza, nella sfortunata prestazione con il Psv, a qualificazione ormai raggiunta). In serie B, s’è scatenato Luigi Vitale, non più un ragazzino ma persino un bomber: rigorista e goleador, sette reti e belle soddisfazioni, come Maiello e Ciano che con il Crotone inseguono la salvezza.
C’è un’onda verde napoletana in Prima Divisione: nell’Avellino che si sta giocando la promozione in serie B, ha una sua centralità Izzo, difensore che il Napoli monitora, e che sta condividendo questa stagione assai speciale d’alta classifica con Dezi; nel Pisa, tra i pali, s’erge Sepe, che è riuscito pure a debuttare in serie A. Donnarumma sta maturando nel Como e Bariti, invece, è a Barletta. Cresceranno… C’è tanto Napoli in quella palla di cuoio da interrogare.
Fonte: Corriere dello Sport

 

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