E’ iniziato ormai il gioco della patata bollente, dello scarica barile. Uno attacca, l’altro schiva e rilancia incrementando la potenza. Un gioco di boomerang che nessuno afferra, ma che prima o poi si poserà a terra, e qualche decisione dovrà pur essere presa. Il ping-pong tra De Laurentiis e Cavani, appena iniziato, sembra presagire un continuo che troverà una conclusione solo a fine stagione. Quando tra un procuratore ed un altro, si deciderà del futuro di Cavani.
L’attaccante, matador e goleador, non ha mai fatto mistero del suo amore per questa città, per questa gente e per la passione dei tifosi palesata in ogni modo e in ogni dove. Ma le troppe news di mercato, che insistentemente, ribadiscono l’interessamente di molti club blasonati nei confronti dell’attaccante azzurro, hanno probabilmente scatenato nel giocatore qualche voglia, qualche pensierino di troppo, che lo porterebbe lontano da Napoli. Il giocatore, dal canto suo e come è giusto che sia, ha sempre dimostrato grande professionalità, sudando la maglietta in ogni gara e mostrando il suo attaccamento a questo progetto, e anche quando i gol tardavano a venire, ha sempre profuso il massimo impegno, sacrificandosi per il collettivo e cercando disperatamente la vittoria. E questo Napoli lo sa, conosce i suoi pupilli.
Però le ultime dichiarazioni di Cavani-” Il calcio è un business, non si sa mai cosa accade domani“- hanno destato tanta preoccupazione tra i napoletani, che hanno interpretato quelle parole come preannuncio di una fine imminente. Di una favola che ormai è vicina alla triste fine. Perchè dire addio a un campione come Cavani, un attaccante tutto fare, capace di ricoprire anche la fase difensiva e onnipresente in tutti i reparti, è davvero difficile. Inoltre, per rendere più facile la deglutizione di questa amara pillola per i tifosi, e prendendo, probabilmente le distanze da una scelta che sarà, ha aggiunto che l’ultima parola resterà al Presidente, elevandolo, così, a giudice supremo del suo futuro.
Il diplomatico e rivoluzionaro De Laurentiis, ovviamente scrollandosi di dosso ogni respondabilità, ribadisce che la scelta sta al giocatore, esclusivamente a Cavani, il quale è unico e solo artefice del proprio destino calcistico. E, ovviamente, nel caso in cui si presentasse una società pronta a sborsare cash, tutti i soldi della clausola rescissoria, e ci fosse anche la volontà del giocatore di mettere un punto all’esperienza Napoli, il presidente non potrà fare alcunchè per trattenere l’attaccante.
E questo sembra essere solo l’inizio.
Purtroppo, o per fortuna, sapremmo qualcosa di definitivo solo a fine stagione. Anche se i sentori percepiti da tutti, sembrano presagire un addio di Cavani alla bella terra di Partenope, che ha amato e coccolato il campione sudamericano, come solo una mamma premurosa può fare.
Ma adesso la squadra ha altro a cui pensare: blindare il secondo posto, allungare le distanze dal Milan e soprattutto puntare all’accesso in Champions. E Cavani farà di tutto per rendere felici i tifosi e riportarli in Europa, in quell’Europa che vale.
Perchè il calcio potrà anche essere un business, ma il calcio a Napoli è questione di cuore.
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Alina De Stefano