“C’è chi parla e chi fa i fatti: io agisco. Noi abbiamo già messo in atto una riforma epocale e non abbiamo paura di cambiare il calcio italiano. Tra le altre cose nessuno ci hai mai dato una lira e ci siamo sempre gestiti con i finanziamenti degli imprenditori. Poi con la crisi economica è cambiato tutto tant’è vero che da 90 società siamo passati a 69: se la nostra riforma venisse adottata anche nelle serie superiori ci sarebbero alcune squadre che rischierebbero di non iscriversi ai campionati”.
E sulla proposta di spostare le squadre Primavera in Lega Pro Macalli ribadisce: “Sarà l’ultima cosa a cui penseremo perchè la Lega Pro non è un torneo da bar: si tratta di una incredibile assurdità. Se vogliono far giocare i giovani che li facciano giocare in Serie A. Cosa succederebbe con dei campionati bloccati senza retrocessioni e con le Primavera fuori classifica? E quando una squadra che ha bisogno di punti incontra una Primavera? A me fa piacere discutere con le società di Serie A ma abbiamo anche noi una dignità e soprattutto giocatori come Insigne sono venuti fuori grazie alla Lega Pro. E tra l’altro sono restii a pagarci anche i premi di valorizzazione”.