La fascia sinistra è casa sua. Le punizioni dal limite la sua specialità. Caratteristiche che al Napoli farebbero molto comodo. Parliamo di Gigi Vitale, terzino sinistro attualmente in prestito alla Ternana, ma di proprietà del Napoli. SpazioNapoli.it lo ha intervistato questo pomeriggio in esclusiva.
La stagione attuale
“Sono contento di quanto fatto fino ad ora con la Ternana ma mi sento di ringraziare e di condividere questo risultato con i miei compagni di squadra che mi hanno messo nella condizione di far bene e di fare qualche gol. Nell’ ultima gara di campionato abbiamo incontrato la formazione più forte e, oltre a fare bene a livello individuale, abbiamo fatto bene a livello tattico e di squadra portando a casa un punto molto importante contro una grande squadra. Giovedì bisogna cercare di fare qualcosa in più nella gara contro il Brescia in quanto una vittoria ci permetterebbe di mettere una serie ipoteca sulla salvezza”.
La Serie B e la Ternana
“E’ una società che mi ha sorpreso in positivo per le strutture, per l’organizzazione e per la serietà dei dirigenti che quando prendono un impegno lo mantengono. Ho avuto la fortuna di giocare in piazze importanti come Napoli, Bologna e Livorno. Quando sono andato a Lanciano, invece, mi sono trovato malissimo. Anche questa volta quando sono sceso dalla A alla B pensando di avere problemi con la società, invece ne ho trovata una completa sotto ogni punto di vista e spero di poterla ricompensare ottenendo una salvezza tranquilla. A Terni c’è gente che vive di calcio, raggiungere la salvezza è un risultato importante anche per chi fa tanti sacrifici seguendoci pure in trasferta”.
Il 2 ottobre 2005 Napoli – Juve Stabia. L’esordio in maglia azzurra
“Una partita importante per me e molto sentita. Sono fatalità della vita che mi hanno sorpreso, io comunque guardo avanti non pensando a quello che è stato il passato. Sicuramente di quella gara ricordo una forte emozione nello scendere in campo con la maglia del Napoli, di cui sono tifoso, e giocare contro la squadra della mia città. Vedere un San Paolo gremito mi ha procurato una grande gioia. Gli anni che ho vissuto a Napoli sono stati bellissimi avendo avuto la possibilità di confrontarmi con tanti campioni. Sinceramente sono contento di quello che ho fatto con la maglia del Napoli e forse era quello che meritavo di fare. Se un calciatore non gioca non è sempre per demerito della società o dell’allenatore ma anche perché non si è pronti. Per questo io sono felice di quello che ho fatto e del percorso che ho seguito. Chissà che un giorno non possa vestire di nuovo la maglia azzurra, perché penso che poter giocare nel Napoli sia il massimo per tutti”.
Reja e Mazzarri
“Sono due allenatori che hanno la stessa voglia di vincere. Mister Reja mi ha lanciato, mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco e mi ha trattato come un figlio e lo ricordo con molto affetto. Mister Mazzarri invece mi ha completato”.
La stagione del Napoli
“Sulla stagione pesa tanto lo 0-0 al San Paolo contro la Sampdoria. Quella è stata un partita che ha spento l’euforia e l’entusiasmo. E’ comunque una stagione ottima sotto tutti i punti di vista nonostante la partenza di Lavezzi. Alla fine il Napoli riuscirà a centrare il secondo posto e la qualificazione diretta alla prossima Champions, ci credo perché credo nei miei compagni. Basta pochissimo per poter competere con le migliori squadre d’Italia e di Europa. Questa è la seconda stagione in cui si ha la possibilità di raggiungere la vetta della classifica, ma poi manca sempre quel qualcosa che ti costringe a restare dietro. Sono convinto che non occorre far tantissimo per fare un Napoli da scudetto”.
I rapporti con i grandi campioni azzurri
“Mi hanno trattato sempre alla grande. Poi io sono un tipo tranquillo che si fa voler bene da tutti. Ho un carattere aperto e non ho mai avuto problemi con nessuno anche perché il gruppo del Napoli è un gruppo eccezionale”.
La fascia sinistra del Napoli
“Sono valutazioni che fa la società. Penso che i giocatori che si sono avvicendati su quella fascia siano tutti ottimi giocatori. Armero è un grandissimo acquisto. Io non penso a questo, ma è normale che se un domani ci fosse la possibilità di tornare di nuovo a far parte dell’organico del Napoli sarei più che contento. E’ inutile nascondere che i giocatori che son passati, o che stanno arrivando a Napoli, sono di primissima fascia”.
Il futuro
“Mi auguro che si prendano decisioni positive per il mio futuro. E’ normale che giocare nel Napoli è il sogno di ogni calciatore. Io ci sono stato, mi son trovato benissimo e sono andato via a malincuore e spero un giorno di tornarci”.
Un messaggio ai tifosi azzurri
I tifosi azzurri non hanno bisogno né di consigli né di incoraggiamento, mi auguro che possano continuare a sostenere la squadra per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati tutti.
Roberto Longobardi
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Articolo modificato 26 Mar 2013 - 20:33