Cavani tornerà in giornata (domani) in Italia, e quindi in pomeriggio (venerdì) a Napoli, se ne parlerà domani per l’allenamento, unico per il Matador con il gruppo azzurro. Una situazione ormai diventata consuetudine, il Matador costretto a voli transoceanici per gli impegni con la sua nazionale e poi di nuovo in campo con il suo Napoli. Edi ci tiene tantissimo alla maglia dell’Uruguay anche se con Tabarez non ha lo stesso feeling con il gol che ha con Mazzarri. Solo 13 le reti con la Celeste in 48 presenze. Nel Napoli di reti ne ha segnate 95 in 130 presenze ed è il giocatore che ha la migliore media gol nella storia (0,74 gol a partita), seguito da Fonseca a 0.57 (39 reti in 69 partite), meglio anche di Maradona il bomber della storia azzura con 115 reti. Edinson vuole continuare la corsa al gol, il prossimo obiettivo è Careca, 96 reti, il campione brasiliano del secondo scudetto e della coppa Uefa (le sue presenze per furono 221). Gol che serviranno innanzitutto a tenere lontano il Milan, che è sempre più Balotelli dipendente.
Il Matador è uscito sconfitto dal duello a distanza con Super Mario, in questa parentesi con le nazionali. Balotelli ha segnato tre reti con l’Italia di Prandelli, una nell’amichevole di lusso a Ginevra contro il Brasile e poi la doppietta a Malta. E quella tra Cavani e Balotelli è la lunga sfida tra bomber nella corsa al secondo posto, quella che vale la Champions diretta. Il duello Napoli-Milan è innanzitutto il duello tra i due attaccanti più forti del campionato italiano.
Cavani sempre più al centro delle voci di mercato. Dall’Uruguay è stato proprio lui a lanciare un messaggio ribadendo di trovarsi bene a Napoli ma ricordando che il calcio è un business e un ruolo importante spetta ai presidenti. De Laurentiis ha replicato che il Matador ha una clausola rescissoria alta e non vuole cederlo ma l’ultima parola spetterà sempre all’uruguaiano. Le squadre interessate a Edinson sono Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco: si dovrà ragionare su una cifra altissima, 63 milioni di euro, a meno che non vengano inserite contropartite tecniche (vedi Dzeko o Gomez).
Il futuro del Matador sarà chiaro a giugno, ora c’è il Torino: all’andata l’uruguaiano segnò su rigore nella partita del rientro dopo aver saltato per infortunio i match di campionato contro Chievo Verona e Atalanta.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 28 Mar 2013 - 09:54