I diversi obiettivi possono fare la differenza?
«Il Torino è praticamente salvo, manca una manciata di punti per centrare il traguardo. Mi pare che adesso i granata stiano giocando con più scioltezza, forse proprio per la salvezza quasi raggiunta».
Al Napoli resta solo il secondo posto?
«Fino a quando l’aritmetica non emette le proprie sentenze, è giusto non arrendersi mai. Il Napoli ha avuto buone chance per rientrare nel giro scudetto ma non le ha sfruttate, il secondo posto è comunque un risultato prestigioso. Ma la Juve là davanti corre come un treno, solo i bianconeri possono perdere questo scudetto e non penso che se lo lasceranno sfuggire».
Il Milan recupera terreno e si è fatto sotto minaccioso.
«Sì, Allegri ha trovato l’assetto giusto dopo le difficoltà iniziali e adesso ha quasi inserito il pilota automatico. La svolta l’ha data Balotelli, il suo arrivo ha cambiato fisionomia alla squadra, del resto per lui parlano i gol. Senza questi, il Milan non si troverebbe al terzo posto».
Chi o cosa potrà decidere il match di domani sera tra Torino e Napoli?
«Molto dipenderà dallo stato di forma degli attaccanti di Mazzarri: Cavani, Hamsik, Pandev o lo stesso Insigne possono incidere sulla partita in qualsiasi momento. Bisognerà vedere in quali condizioni fisiche rientreranno dopo gli impegni con le nazionali, questo rappresenta sempre un’incognita. Ma saranno soprattutto le motivazioni a determinare l’esito della gara, chi ne avrà di più probabilmente porterà a casa la vittoria».
Ventura o Mazzarri?
«Le squadre di Ventura giocano sempre bene, sono molto disciplinate tatticamente e il livello di intensità che mettono nei 90 minuti è notevole. Di Mazzarri non tocca a me parlare, quello che sta facendo a Napoli in questi anni è sotto gli occhi di tutti, per sua fortuna dispone di un parco giocatori superiore rispetto a quello del Torino».
Sulla carta non sembra una sfida da pareggio.
«Inizialmente non è un risultato che può star bene al Napoli, che deve provare a vincere. Forse potrebbe accontentare maggiormente i granata ma immagino che nemmeno loro scenderanno in campo con quest’obiettivo».
Il Napoli è fuori dalla crisi che l’ha coinvolto negli ultimi due mesi?
«Prima della sosta ci sono stati segnali lenti ma costanti di miglioramento. Anche il fatto che Cavani sia tornato al gol è un sintomo della ritrovata forma perduta, vediamo se lo stop del campionato ha influito o meno. Il Toro parte avvantaggiato, ha meno nazionali del Napoli e il fatto di aver preparato meglio questa partita potrebbe significare qualcosa».
Torino crocevia fondamentale nella corsa al secondo posto?
«Senza alcun dubbio. Il Napoli affronterà Torino e Genoa prima dello scontro diretto con i rossoneri, a quest’appuntamento dovrà presentarsi con un buon margine di vantaggio. I due punti di oggi sono pochi».
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 29 Mar 2013 - 11:38