Allineato e coperto: Rosati deve gettarsi alle spalle le polemiche e i veleni per i suoi flop in Europa League. Per lui solo giovedì neri, spesso nerissimi. Mazzarri si era affidato a lui per gare europee. Ma Rosati non ha retto all’emozione: troppe le indecisioni nelle gare chiavi con il Psv e in casa col Dnipro. Tant’è che il tecnico azzurro, nelle partite a eliminazione diretta con il Viktoria Plzen, lo ha messo da parte relegandolo in panchina anche in Coppa Italia, partita che di solito viene lasciata alle riserve. In fondo, come dare torto a Mazzarri? Troppe le incertezze dell’ex enfant prodige del Lecce, arrivato al Napoli nell’estate di due anni fa, pagato poco più di 3 milioni di euro. Rosati, oggettivamente in difficoltà in questa stagione, ieri mattina è stato a lungo seduto a bordo campo a parlare con Nunzio Papale, il preparatore.
Una mezz’ora di confessione per cercare di capire alcuni il suo stato d’animo. “Sono sereno giuro, non ho paura, sono tranquillo” ha ripetuto come un mantra. Sicuramente non lo ha aiutato negli ultimi mesi l’atteggiamento di una parte della tifoseria che dietro il recinto del campo gli ha ricordato con ironia le sue defaillance tra i pali. Rosati non è sordo e tutto questo gli ha dato effettivamente fastidio. Da quando è qui, Rosati ha tolto la maglia da titolare a De Sanctis solo in una occasione: il 17 febbraio del 2012, in Fiorentina-Napoli. Finì 0-3 e Mazzarri fece riposare De Sanctis perché tre giorni dopo c’era la sfida con il Chelsea.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 30 Mar 2013 - 18:11