Siamo, ormai, abituati alle peculiari e concitate gesta del tecnico azzurro che, proprio non riesce a vivere in maniera distaccata le prestazioni della sua squadra in campo, ma piuttosto vi partecipa inscenando una vera e propria “partita nella partita”.
E’ entrato, ormai, nella storia lo “spogliarello” del quale si rende protagonista, allorquando il match vive di azioni concitate e la squadra imperversa in fasi critiche della gara, per effetto del quale è solito rimanere in camicia, a prescindere dalle condizioni climatiche più o meno miti, dalla pioggia, talvolta, anche dalla neve, ormai è assodato che quando la sua squadra è in campo, a Mazzarri bolle il sangue nelle vene.
Ovviamente, anche ieri sera, l’allenatore toscano non ha voluto saperne di rimanere relegato in panchina e limitarsi ad impartire “composte” indicazioni ai suoi ed ha dato luogo al consueto siparietto fatto di urla, sbracciate, gesti concitati e molto di più.
Allorquando Edinson Cavani si apprestava a sistemare il pallone sul dischetto, per battere il penalty concesso alla sua squadra, seppure il risultato era sul 2-0 a favore degli azzurri, Mazzarri rivolgendosi alla panchina ha detto: “Se non tira una botta centrale, mi arrabbio!”
L’esecuzione dal dischetto da parte del Matador non sarà annoverata, di certo, tra quelle da tramandare ai posteri, tant’è vero che Frey para il rigore e, come promesso, Mazzarri si infuria.
Battendo il dito contro la tempia, infatti, l’allenatore, adirato, esclama: “Questo è pazzo!”
Però, poi, nel post-partita, al cospetto dei giornalisti che hanno chiesto spiegazioni in merito al suddetto gesto, il tecnico azzurro ha confermato tutto con il sorriso sulle labbra e ha dichiarato: “Dopo il rigore sbagliato da Marek domenica scorsa avevo dato un consiglio a tutti, quello di tirare forte centralmente. Si cerca sempre di fare qualcosa di raffinato, ma secondo me se si tira forte 9 volte su 10 si segna.”
Segnale inconfutabile del fatto che lui per primo stenta a prendere sul serio la sua performance a bordo campo durante le partite e preferisce concentrare lucidità e serietà per analizzare la prestazione dei suoi in campo.
Luciana Esposito
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Articolo modificato 8 Apr 2013 - 17:14