Era diventata una sana abitudine mascherata da scaramanzia quella della cena del mercoledì tra i calciatori azzurri e lo staff tecnico guidato da Walter Mazzarri. Il primo appuntamento, prima della gara con l’Atalanta, aveva l’obiettivo di unire maggiormente un gruppo già solido ma che doveva reagire ad una serie di risultati non positivi ponendosi come obiettivo il secondo posto. La cena fu preceduta di qualche giorno dalla visita del Presidente De Laurentiis al centro sportivo di Castel Volturno proprio per sondare l’umore dei suoi ragazzi. La gara contro gli orobici non fu delle più semplici. Napoli in vantaggio per due volte e, puntualmente, riagganciato fino al gol liberazione di Pandev che regalò i tre punti agli uomini di Mazzarri.
La vittoria ridiede il sorriso alla piazza pronta ad affrontare la trasferta pre-pasquale a Torino contro i granata. Puntualmente, anche in quella occasione, il mercoledì Mazzarri decise di riunire al tavolo di un ristorante puteolano l’intera squadra e il suo staff. Stessa disposizione di posti, stesso menù e stessi camerieri come il mercoledì precedente. La gara di Torino fu fin troppo emozionante con una vittoria raggiunta nei minuti finali dopo essere andati due volti in vantaggio e poi in svantaggio di una rete. Insomma due cene e sei punti per il Napoli.
La domenica successiva al San Paolo arriva il Genoa di Ballardini, il Milan incalza ma il Napoli vuole blindare il secondo posto. Scaramanzia che vince non si cambia e al mercoledì, puntuali, gli stessi commensali delle due volte precedenti si ritrovano allo stesso ristorante a rinnovare il rito. Alla domenica arriva la terza vittoria, questa volta senza patemi, a confermare la bontà del gesto a cui si aggiunse il passo falso del Milan a Firenze.
E’ il momento del big match di San Siro, quello che potrebbe decidere la stagione del Napoli. Mazzarri ci riprova e il mercoledì convoca tutti a cena. Al “Meazza” finisce 1-1, il Napoli fa un ulteriore passo in avanti verso quel secondo posto che vorrebbe dire Champions diretta. Ma la scaramanzia si interrompe, questa volta non è riuscita a regalare i tre punti agli azzurri.
Ieri niente cena, tutti a casa con le proprie famiglie. Il rito non si consuma. Ma siamo sicuri che gli azzurri domenica contro il Cagliari scenderanno in campo con lo stesso ardore delle ultime giornate pronti a blindare l’accesso diretto in Champions League.
Roberto Longobardi
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Articolo modificato 18 Apr 2013 - 12:53