Lasciatemi divertire

Fru fru fru, lasciateci divertire, lasciateci rimandare l’orrore a nuove date da destinarsi. Si prendino gli apostati del calcio, gli eretici del rettangolo e li si chiudi a Montecicoria, nel luogo infame dei professionisti della serietà che uccide e distrugge.
Quando è giunta l’ora del funerale, quando il morto è stato già preso, perchè volete che si pianga? Ma ci si deve divertire, profondere in una terrificante risata che sappia farsi beffe di tutti i drammi seri e faceti.

Mai come oggi amo il calcio. La sua inconsistenza mi sembra l’unica realtà da prendere sul serio, da venerare. Chiamatemi semplificatore, irresponsabile. Poi gettate l’occhio nel puttanaio delle coscienze che divora le ultime spoglie di un paese già morto; ne uscirete più saggi, e con un’incredibile e irresistibile voglia di divertirvi, di urlare inebetiti ai gol di chiunque.
Il calcio è a questo punto il vertice del sistema di liberazione delle emozioni. Ringrazino i politici seriosi che esista il calcio. Se non ci fosse, le emozioni accumulate, le delusioni, le rabbie covate già si sarebbero trasformate in un’onda rivoluzionaria che li avrebbe travolti e dissanguati. Per fortuna esiste la scemenza pallonara, così viene chiamata, ma questa “scemenza” tiene in piedi il paese più delle loro votazioni bianche, dei loro summit segreti e notturni.

Vecchiume, sporcizia, modalità cognitive e metodologiche improntate alla conservazione del già morto. Ah, calcio, salvami da chi mi vuole salvare. Redimimi dai miei redentori!

Lasciatemi divertire. Ritengo più saggia una punizione dal limite che un discorso al Senato. Ritengo più produttiva una domenica in curva che una legge maneggiata dai compromessi.

Fru fru fru…e credetemi stupido se desiderate, ma piangere il morto non mi va. Attendiamo ora un nuovo Cristo..poi ne riparliamo.

Carlo Lettera
Riprdoduzione riservata