CRISPINO 5 – Comincia bene con una buona parata sul pallonetto di Da Silva. Ma sui primi due gol del Chievo ha le sue colpe: sul primo gol causa il rigore sbagliando il tempo dell’uscita; sul secondo chiude male lo specchio della porta lasciando ampio spazio all’attaccante clivense. Sul secondo di rigore di Cisotti e sul 4-0 non ha colpe.
ALLEGRA 5.5 – In fase di spinta alterna buone discese a momenti di poco supporto. Cala e si innervosisce vistosamente dopo il vantaggio del Chievo, sul quale ha comunque il suo concorso di colpa, perdendo sulla fascia il duello con Costa.
CELIENTO 5 – Contiene bene Cisotti che, a parte i due rigori, raramente crea pericoli. E’ l’uomo aggiunto in fase d’impostazione, dove con i suoi buoni piedi fa spesso ripartire l’azione. Causa il secondo rigore clivense, ma fondamentalmente più che un suo errore è una svista dell’arbitro, che concede generosamente il penalty ai clivensi. Macchia poi la sua prestazione con l’errore sul quarto gol, lasciando a Maccarone tutto il tempo di staccare e segnare il 4-0.
LASICKI 5 – Da Silva è un cliente scomodo e Lasicki soffre fin da subito l’estro del brasiliano, perdendo il duello in velocità. In fase aerea domina, ma l’errore più importante arriva sul secondo gol: non sale insieme all’intera difesa e lascia in posizione regolare il numero 10 del Chievo. Anche in fase d’impostazione è spesso troppo frettoloso.
NICOLAO 6 – Sulla fascia dà come sempre il suo prezioso contributo, proponendosi in maniera importante e diventando di fatto un esterno di centrocampo più che di difesa. Ed è proprio questo che ne limita l’efficacia difensiva, dove non aiuta a dovere Lasicki su Da Silva e dove spesso perde Djiby, suo diretto concorrente.
PALMA 5 – La sua è una partita in chiaroscuro: pochissimi gli spunti, troppo nervosismo e troppa irruenza che gli costano anche una ammonizione. Non è certamente la sua miglior partita, visto che ci ha abituato ad altri standard, ed anche quando si tratta di costruire è spesso molto impreciso.
RADOSEVIC 5.5 – Da lui ci si aspetta sempre che prenda la squadra per mano nei momenti di difficoltà, vista la sua esperienza rispetto ai compagni. Recupera molti palloni, e di questo gliene va dato atto, ma è praticamente inesistente in fase d’appoggio alla manovra azzurra. Anche quando si tratta di dare qualcosa in più sui calci piazziati, delude spesso con traiettorie poco insidiose e facilmente leggibili, riscattandosi parzialmente con la punizione del 4-1 e guadagnando il rigore del 4-2.
FORNITO 5.5 – Nel primo dei tempo è uno dei pochi a salvarsi. Si dimostra leggermente in ripresa rispetto alle ultime uscite, grazie ad una maggiore presenza in mezzo al campo. Ma nella ripresa cala anche lui, scomparendo completamente dal rettangolo di gioco.
INSIGNE 5.5 – Ci prova, ci prova e ci riprova con i suoi classici spunti, ma il campo non lo aiuta per niente. Spesso si intestardisce troppo nell’azione personale, al posto di scaricare palla sui compagni meglio piazzati. Ma è l’ultimo ad arrendersi, segnando tra l’altro il rigore del 4-2 che accende le speranze azzurre.
NOVOTHNY 6 – Poco coinvolto dalla manovra azzurra, ma quando può dà il massimo lottando e sbattendosi tra le maglie della difesa clivense, giocando di sponda e facendo salire la squadra. Non è aiutato dalla lentezza della manovra azzurra, ed è anche vero che sulla sua strada trova un gigante insormontabile come Coulibaly. Prezioso sul gol del 4-2, quando con un preciso passaggio imbecca Radosevic, poi atterrato.
SCIELZO 4.5 – Il peggiore in campo: completamente avulso dalla manovra azzurra, sbagliando quasi sempre nel momento in cui viene coinvolto. Saurini se ne accorge e, complice anche il punteggio, lo richiama in panchina dopo un’ora esatta di gioco.
dal 61′ SAVARISE 6 – Entra sul 4-0, nel momento in cui il Chievo sparisce dalla metà campo azzurra e si chiude nella propria. Ma è maggiormente attento di Allegra sui pochi capovolgimenti di fronte che offrono i padroni di casa, spingendo nei minuti finali con continuità sulla fascia destra.
dal 64′ BARONE 5.5 – Prova come può a dare una mano al reparto offensivo del Napoli, risultando sicuramente più incisivo di Scielzo. Lotta e combatte, ma alla fine non crea grossi pericoli.
dal 78′ LA TORRE S.V. – Poco tempo a disposizione per mettersi in mostra.
Articolo modificato 27 Apr 2013 - 15:49