IL PUNTO – Considerazioni valide alla base di un progetto sviluppatosi in maniera esponenziale. “Lo ammetto, all’inizio ero molto scettico. Temevo in particolare il cambio d’ambiente. Ovviamente Brescia e Napoli non si possono paragonare in quanto sono realtà diverse. Non è stato tutto facile. Anzi, si può sempre migliorare. Dietro questa crescita non c’è solo il lavoro di Saurini ma di uno staff che ci ha seguito in tutto”. Il ricordo più bello probabilmente l’incontro con Aurelio De Laurentiis nella serata maledetta: “Non mi aspettavo di instaurare un rapporto così diretto col presidente. Si è dimostrata una persona di spessore. La nostra chiacchierata subito dopo la finale di Tim Cup mi rimarrà per sempre impressa. Siamo stati a lungo in una stanza e ho avuto modo di apprezzarne le immense qualità morali”.
QUELLA NOTTE – La doppia sfida con la Juventus è finita male e probabilmente ha inciso sui giovani azzurri prima e dopo: “Il calo finale è dipeso molto da questo. Ci ha tolto energie preziose che magari avremmo potuto concentrare verso il campionato. Non c’è, però, rammarico o una controprova. Siamo contenti lo stesso. In fondo rispetto allo scorso anno ora in rosa ci sono dieci nazionali, cinque under 19, tre o quattro under 17, per non contare i giovani stranieri di spessore come Novothny e Radosevic. E’ stato compiuto un notevole passo in avanti”. Come sarà la Primavera del futuro? “I ’96 in organico resteranno ancora un’altra stagione. I ’94 sono già pronti per esperienze diverse. In fondo il nostro obiettivo è valorizzare il materiale tecnico a disposizione. Roberto Insigne? Certe dichiarazioni provenienti da altri club fanno enormemente piacere. Non so se andrà a Pescara. Di sicuro è pronto per palcoscenici importanti” . Non è il solo: “Palma, Fornito, Allegra, Nicolao, Celiento saranno quasi sicuramente girati in prestito. Sono maturi per cimentarsi in serie B o Prima Divisione”. E Saurini su qualche panchina finirà? “Per ora preferisco concentrarmi sul presente e a rispettare i miei obblighi contrattuali. La precedenza è al Napoli. Mi siederò ad un tavolo con la dirigenza e discuteremo. Con i giovani mi trovo a mio agio e non è facile gestirli. Pure a Brescia ho valorizzato diversi elementi come ad esempio El Kaddouri”. Se la primavera partenopea oggi è tanto appetibile, qualche merito l’avrà.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 30 Apr 2013 - 11:08