Ricky Alvarez non ha paura. Tra due giorni è la domenica di Napoli-Inter e la sproporzione di forze, per infortuni (i nerazzurri hanno quattordici giocatori in infermeria), umore e risultati recenti è assai notevole. Il Napoli ha perso solo una volta nel 2013; l’Inter è caduta quattro volte nelle ultime cinque gare. A 25 anni da poco compiuti, Alvarez, 2 gol nella stagione va incontro alla sua quinta gara consecutiva da titolare.
Alvarez, il 3 novembre 2012 l’Inter vinse 3-1 in casa della Juve. Sembrava l’inizio di un grande campionato. Invece cosa è successo?
«Quel giorno giocammo davvero una partita straordinaria, poi abbiamo sofferto i tanti infortuni e gettato al vento troppe gare contro squadre con meno valore del nostro. Troppi alti e bassi nel corso di questa stagione»
Una vittoria nelle ultime cinque gare. Per l’Inter è davvero un momento buio: come se ne esce?
«Dando il massimo di noi stessi. Ogni partita usciamo a pezzi, con un giocatore in meno per infortunio. Non è facile vivere così, l’Inter non ne era abituata».
Per le assenze di Palacio, Milito e Cassano, Stramaccioni si è affidato a lei: sente il peso della responsabilità?
«Neppure un po’. Io mi sento bene e sono convinto che tutta l’Inter ha ancora una voglia matta di dimostrare il proprio valore e di raggiungere la qualificazione all’Europa League».
Il San Paolo è stato lo stadio di Maradona. Da argentino le dà sensazioni particolari?
«Ho giocato a Napoli in Coppa Italia, l’ho visto tante volte in tv perché era lo stadio di Diego. Questo mi fa venire ancora più la voglia di uscire a testa alta da questa partita».
Che allenatore è Stramaccioni?
«Un allenatore preparato. Che ha un compito non semplice: perché essere il tecnico dell’Inter non è cosa facile. Soprattutto quando si è così giovani».
Che cosa è mancato a questa Inter negli ultimi 4 mesi?
«Penso solo un po’ di fortuna e di continuità. Ma siamo una squadra che può giocare alla pari contro chiunque»
Il Napoli è lanciatissimo: non è il miglior momento per affrontarlo?
«Dite? Invece non è così. Queste sono gare che si caricano da sole, dove le squadre con personalità come la nostra possono giocarsela alla pari».
Il Napoli seconda forza, cosa pensi della loro stagione?
«Da quando sono in Italia faccio i conti con la forza del Napoli: hanno un allenatore molto funzionale. Mazzarri impiega al meglio gli uomini a sua disposizione».
E di Cavani?
«È uno dei bomber più forti d’Europa. Sa sempre quello che deve fare: è spietato, uno che sa come far male alle difese avversarie. Non perdona mai davanti alla porta. Pochi sono come lui».
Cosa le piace di più dell’uruguaiano?
«La testa. Ho la sensazione che a Cavani nessuno deve dire quello che deva fare. Lo capisce da solo».
Cosa l’impressiona di più del Napoli?
«C’è solo l’imbarazzo della scelta: sanno bene come colpire. Ma noi stiamo studiando come neutralizzare le loro armi».
Quanto vi mancherà Zanetti?
«Tantissimo, come ci mancano Milito, Cassano e tutti gli altri. Ci mancano la loro esperienza, la loro bravura ma l’Inter non si arrende. Con serietà e serenità, daremo tutto quanto siamo in grado di esprimere in questo momento».
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 3 Mag 2013 - 09:20