ADDIO CHAMPIONS – Era il 6 maggio 2012 quando in un caldo pomeriggio emiliano, Bologna e Napoli si sfidavano, in una gara valida per la 37a giornata di campionato, con motivazioni e obiettivi completamente diversi. Il Napoli in piena lotta Champions e inseguita da Udinese, Lazio e Inter per aggiudicarsi i preliminari della massima competizione europea, il Bologna, già salvo, salutava il suo pubblico in uno stadio colorato più d’azzurro che di rossoblù. Ma quella giornata si rivelerà storta per gli azzurri che in preda al terrore del grande salto per il secondo anno consecutivo e soprattutto traditi dalla sfortuna (che fermerà con l’ausilio dei pali 2 volte gli azzurri), capitoleranno sotto i colpi di Diamanti e Rubin. Dall’Ara in festa mentre per i quindicimila azzurri tanta delusione e un addio alla Champions che con il tempo si rivelerà un semplice arrivederci.
ADDIO SCUDETTO – Anno nuovo, obiettivo nuovo per gli azzurri ma purtroppo i vecchi tabù e le vecchie tradizioni riemergono dal passato e continuano a colpire e ferire a morte “il ciuccio”. Gli uomini di Mazzarri provano in una fredda serata di dicembre a far fuori il Bologna in casa per continuare la rincorsa Scudetto. Il Bologna di Pioli invece, ha bisogno di punti per agguantare l’ennesima salvezza tranquilla. La partita sembra scritta ma i colpi di scena sono dietro l’angolo. Il Bologna va in vantaggio con Gabbiadini ma il Napoli assedia e nel secondo tempo agguanta e rimonta i felsinei grazie a Gamberini e Cavani. I 3 punti sembrano ad un passo, ma in 5 minuti succede l’incredibile: Konè al 88′ s’inventa una mezza rovesciata al volo che fulmina De Sanctis e spegne l’entusiasmo al San Paolo che, quattro minuti dopo, viene poi tramortito dall’impensabile finale che vede i ragazzi di Pioli uscire vincitori dalla contesa di Fuorigrotta. Portanova infatti, realizzerà il 2-3 finale che spegnerà i sogni di gloria azzurri. La banda Pioli colpisce ancora.
ADDIO COPPA ITALIA – Solo 3 giorni e al San Paolo va di nuovo in scena Napoli – Bologna, questa volta valida per gli ottavi di Coppa Italia. Il Napoli vuole vendicare la sconfitta subita pochi giorni prima che ha compromesso lo Scudetto e soprattutto vuole difendere la coppa di cui è detentrice. Il Bologna invece, con la testa al campionato e con il pensiero rivolto alla “salvezza”, lascia a casa tanti titolari e fa debuttare un numero cospicuo di giovani ragazzi. Turnover molto ampio in ambo le parti ma la delusione è dietro l’angolo per i tifosi azzurri: il Napoli passa in vantaggio con Cavani ma Pasquato agguanta il pari. Il Napoli prova a risolvere la gara con tante conclusioni e inserendo i suoi uomini migliori ma a decidere il match è ancora Konè, con un destro magico che supera De Sanctis e schiude le porte per la qualificazione ai quarti. Il Napoli esce a testa bassa dalla Coppa Italia 2012-2013 al primo match disputato, con il morale sotto i tacchi sia per aver già perso la possibilità di lottare per un obiettivo, sia per la stangata calcioscommesse che si abbatte sugli azzurri e priva il Napoli di Grava e Cannavaro penalizzandola di due punti in campionato. A sorridere, ancora una volta, sono i ragazzi in maglia rossoblù capitanati da mister Pioli che, con ghigno soddisfatto, lascia Napoli con un 2 su 2 in tre giorni del tutto insperato.
E DOMANI? Non ci sono dubbi o incertezze, la prerogativa del Napoli di domani è una sola: vincere e farlo con forza sia per distruggere una maledizione che per festeggiare con prepotenza il ritorno tra le grandi d’Europa. Il Bologna invece, è già salvo ma ha la voglia matta di riscattare i sei schiaffi subiti a Roma contro la Lazio e soprattutto la forza di voler ripartire e far male alla sua bestia nera preferita. Mazzarri è avvisato: il Bologna domani non farà sconti ma i partenopei domani daranno l’anima, come se fosse una finale, per dimostrare che anche il peggiore dei tabù può essere abbattuto con un colpo di classe.
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Articolo modificato 8 Mag 2013 - 11:40