Il Napoli ha due valori importanti da sottolineare: è la compagine che gioca il miglior calcio ed ha il giocatore più ambito dal mercato, Edinson Cavani.
Gli azzurri sono una goduria per gli occhi, i tifosi che intonano “O Surdato ‘nnamurato” e citano sugli striscioni alcune parti di “Santa Lucia” lo sono per le orecchie.
La partita ha due facce. Il primo tempo con il Napoli a spingere ma senza concretezza. Qualche conclusione di Insigne o di Cavani non mettono paura al Bologna. La squadra felsinea, anzi, gioca di rimessa e si fa pericolosa a più riprese con Diamanti e Gilardino fronteggiati adeguatamente da un rigenerato De Sanctis.
Ma è nella ripresa che cambia copione, il Napoli ritorna la macchina tritatutto e per il Bologna non c’è storia. Il team allenato da Mazzarri è determinato e fa partire la sua danza dell’allegria, con il ritmo incalzante del brano di Jovanotti.
Ad aprire le marcature è Marek Hamsik perfettamente imbeccato da Dzemaili. Controllo di destro, botta improvvisa di sinistro e palla inesorabilmente nel sacco. Dieci minuti dopo arriva il raddoppio. Insigne si accentra , lancia in profondità Cavani. Il campione uruguagio scatta fulmineo eludendo la lenta difesa bolognese ma è falciato in area di rigore dal portiere rossoblù Stojanovic. L’arbitro Massa di Imperia decreta la massima punizione, è calcio di rigore. Il Matador va sul dischetto e non lascia spazio a dubbi. Palla nell’angolino e gara virtualmente conclusa. Il Napoli è un mix di tecnica e gioia pura multietnica “dove si incontrano facce strane di una bellezza un po’ disarmante, pelle di ebano di un padre indigeno e occhi smeraldo come il diamante” e per festeggiare Inler, Zuniga, Cavani ed Armero danzano una sorta di salsa improvvisata a bordocampo tra il visibilio generale. Un balletto che dovrebbe diventare lo spot promozionale della Serie A.
Sembrerebbe finito lo spettacolo ma tempo quattro minuti che Dzemaili beffa ancora il portiere di casa. Lo svizzero è lesto ad approfittare di un incursione di Cavani che spinto, va per rotolare in area ma, involontariamente, gli serve il più comodo degli assist.
0-3 finale e Champions conquistata anche con il conforto dell’aritmetica. Per il Milan ci sarà il giogo dei preliminari.
I tanti tifosi partenopei accorsi potrebbero tranquillamente cantare, a giusta ragione, le parole della celebre Hit di Jovanotti: “Questo è l’ombelico del mondo e noi stiamo già ballando” ora è importante godersi l’attimo e poi pensare a programmare il futuro. Prima di tutto la conferma di Mazzarri poi, se possibile, quella del cannoniere principe della Lega. Perché l’anno prossimo il gioco si fa duro, c’è l’Europa che conta e pure se “non si sa dove si va a finire” vale la pena essere preparati al meglio e intanto la città impazzisce e tu che leggi “senti che sale questa energia !”
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Articolo modificato 13 Mag 2013 - 21:29