Ci risiamo, ancora una volta. Il tormentone tardo-primaverile della stagione 2012/2013 è praticamente lo stesso delle due precedenti: Walter Mazzarri, al contrario di Niccolò Paganini, si ripete eccome! Il tecnico toscano, infatti, ancora una volta mette in dubbio la sua permanenza sulla panchina del Napoli a causa delle sue divergenze con Aurelio De Laurentiis. Sembra che la principale preoccupazione del tecnico azzurro sia quella di cimentarsi con il club partenopeo in una stagione, la prossima, super impegnativa senza i rinforzi adeguati. In verità, viene da chiedersi se Mazzarri sia più preoccupato per la crescita della squadra che guida o per un’eventuale macchia sul suo curriculum… Una cosa è certa: sembra impossibile che un presidente, da una parte, voglia coprire d’oro il suo allenatore pur di trattenerlo e dall’altra poi gli offra solo una manciata di bravi diciottenni per affrontare campionato e Champions.
CHI LA SPUNTA?- Il patron del Napoli non aspetta, ovviamente, a braccia incrociate la decisione di Mazzarri: sonda, telefona, contatta, si informa su chi potrebbe essere eventualmente il degno successore di quest’ultimo. I sogni si chiamano Luciano Spalletti e Vincenzo Montella ma, almeno per quest’anno, sembra difficilissimo schiodarli dalle panchine dello Zenit e della Fiorentina. Un altro profilo interessante che probabilmente dovrà essere depennato è quello di Massimiliano Allegri, che proseguirà nella sua avventura con il Milan. Allora le candidature credibili in ballo rimarrebbero quelle di Roberto Di Matteo, Manuel Pellegrini, Beppe Sannino e Devis Mangia.
IL VECCHIO OUTSIDER- Ma se Mazzarri avesse già la valigia pronta, Don Aurelio potrebbe anche spiazzare tutti ingaggiando un insospettabile come Francesco Guidolin. Ebbene si, il coach dell’Udinese ha più volte dichiarato di aver trovato la sua dimensione all’interno del club friulano, ma una chiamata da parte di una grande squadra (forse l’ultima della sua carriera) potrebbe fargli cambiare idea. Ecco i due fattori che potrebbero convincere De Laurentiis a puntare sull’allenatore veneto: in primis è un fedelissimo del 3-5-2, modulo che anche il Napoli adotta ormai dai tempi della Serie C. In seconda istanza Guidolin è specializzato nel far crescere e nel lanciare i giovani talenti, aspetto che tocca particolarmente le corde del patròn campano.
Marco Soffitto