CHE OFFERTA – E allora, la storia singolare. Per nulla stramba o improbabile, però, considerando la qualità dello staff azzurro: sette uomini – tre medici e quattro fisioterapisti – che hanno fatto letteralmente miracoli e straordinari dal punto di vista del lavoro. De Nicola, dicevamo, è il responsabile: beneventano di Cerreto Sannita, 64 anni, medico sportivo e fisiatra, figlio d’arte – di un medico condotto – appassionato di auto e moto da corsa, già del Napoli e poi del Bari, un’esperienza da responsabile sanitario della Nazionale romena al Mondiale di Italia ’90, il dottore coordina lo staff dal 2005. Titolare di un rinomato centro riabilitativo a Cerreto, De Nicola è corteggiato dall’Inter e soprattutto dalla Roma :dalla Capitale è stata ricamata una super offerta degna delle capacità sue e della squadra che ha messo in piedi.
VEDO E BILANCIO – La palla, ora, passa a De Laurentiis, che ora dovrà adeguare progetti e offerta in occasione del nuovo incontro in programma domani. Il presidente azzurro non ha alcuna intenzionedi perdere l’equipe, ma è ovvio che la corte spietata del club giallorosso e dell’Inter hanno aperto una strada e riflessioni imprescindibili. “Fa piacere sapere che il nostro lavoro sia apprezzato ma non ho ricevuto alcuna chiamata” spiega De Nicola all’Adnkronos.
LO STAFF – Oltre a quella recapitata al doc di Cerreto, offerte prestigiose anche ai vice: l’amico e collega di una vita, Enrico D’Andrea, 53 anni, napoletano, fisiatra preceduto dalla sua fama di mago e da una professionalità ammirata e ricercata in tutta Italia anche in altri sport. E ancora: Raffaele Canonico, napoletano, 37 anni, medico sportivo, quattrocentista con più partecipazioni ai Mondiali di medicina, tra i massimi esperti italiani di doping, test fisico-atletici e dietologia. Un tridente d’elite che ha contribuito in maniera decisiva all’esplosione fisica del Napoli e alla valorizzazione del nucleo vincente: Hamsik e Cavani, ad esempio, non hanno mai saltato una partita per infortunio, e gente come Campagnaro e Behrami in carriera non aveva mai giocato contale continuità. Poi, i fisioterapisti: Rosario D’Onofrio, Giovanni D’Avino, Agostino Santaniello e Marco Di Lullo. Dietro le quinte ma tutti instancabili, appassionati e davvero molto bravi. Lo dicono i numeri. Lo dice il dato: il Napoli è il club europeo meno colpito dagli infortuni muscolari. Un patrimonio da blindare.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 11 Mag 2013 - 12:50