Questa volta Mister X è l’allenatore del Napoli

mister x allenatore del napoliMister X allenatore del Napoli! Questa volta non si tratta del Milan, questa volta non si tratta di Hamsik, questa volta è questione azzurra:  il nome del prossimo allenatore per adesso è un grosso punto interrogativo, una X che lascia inalterata la tensione di un attesa che partita 9 mesi fa ancora non si è sciolta, e anzi, dopo questo gran finale di stagione è ancora più alta.
Mazzarri è il titolare del ruolo, almeno fino al 30 giugno, e pur essendo stato critico a più riprese nel corso di questi anni per alcune sue scelte gestionali e tecnico-tattiche, il sottoscritto non può non riconoscergli i giusti meriti per un lavoro che ha portato il Napoli a lottare in 3 anni e mezzo due volte per lo scudetto e comunque ogni anno per la Champions League. Fermo restando che il bilancio chiuderà ancora in attivo e con il capitale di denaro fresco in cassa e con quello che arriverà dalla Champions la squadra verrà senz’altro rinforzata, la motivazione di questa scelta rimane squisitamente personale; l’allenatore di San Vincenzo parla di stimoli, ma quale stimolo più grande di lottare per lo Scudetto e disputare la massima competizione europea? E allora io rilancio una provocazione, non è che Mazzarri piuttosto che rimanere a Napoli con il dovere di vincere e probabilmente senza poter più trovare scuse (“dobbiamo crescere”, “la squadra è giovane”, “ci manca esperienza”, “la rosa è incompleta”) preferisca andare a iniziare da zero un nuovo progetto che parte dalle macerie di Roma (oppure Inter) laddove quando anche centrasse un quarto o un terzo posto sarebbe un successo nella prossima stagione?
Mazzarri ha da decidere cosa vuol fare da grande, diventare un grande manager (e il paragone sembra irridente nel giorno dell’addio del grande Alex Ferguson) oppure vuol restare un buono, anzi buonissimo allenatore che però non riesce a confrontarsi con il peso della responsabilità e del successo? A lui la risposta.
In ogni caso, considerato che ci pensa dalla scorsa estate e che sicuramente ha già deciso, non mi sarebbe dispiaciuto vederlo ieri prendere il microfono e annunciare ai proprietari di questo club (i tifosi) guardandoli faccia a faccia le sue decisioni, ma è chiaro forse era chiedere troppo..
Nel caso in cui il caro Walter decidesse di lasciare la piazza partenopea i nomi che si fanno sono una rosa piuttosto ampia che spazia da Allegri a Guidolin, da Di Matteo a Pellegrini, per poi passare ad alcuni outsider come Pioli e Maran (penalizzati però dal non aver alcuna esperienza in campo europeo). Ad oggi pare che Pellegrini sia vicinissimo a rimpiazzare Mancini sulla panchina del City, e ieri Guidolin (molto quotato dai giornali come candidato per la panchina azzurra) ai microfoni delle tv ha confermato di voler rimanere a Udine (città nella quale ha trovato un equilibrio professionale e una qualità di vita perfette per lui), resterebbero stando ai rumors dei bene informati Allegri e Di Matteo, con il primo leggermente favorito per aver maggior esperienza in Italia.

Il Conte Max, come è soprannominato, è un allenatore preparato e competente, che ha mostrato di saper produrre un bel calcio già a Cagliari con un 4-3-1-2 fatto di corsa e geometrie veloci, e probabilmente per questo, fermo restando il cambio di modulo dall’attuale difesa a tre, sembra in vantaggio nei favori del presidente De Laurentiis, senza considerare che la linea difensiva a 4 consentirebbe di valorizzare elementi della rosa come Maggio come terzino basso (visto che non sembra più riuscire a fare tutta la fascia per l’intera stagione), recuperare magari Fernandez (che a Getafe giocando come centrale a 4 sta facendo davvero ottime cose), a centrocampo sfruttare al meglio le caratteristiche di Inler, Behrami e Dzemaili e l’eventuale innesto di Nainggollan, mentre Hamsik potrebbe continuare a esaltarsi tra le linee come trequartista atipico, facendo da chioccia a un El Kaddouri che in questa stagione pur giocando poco ha mostrato grandi miglioramenti. In conclusione con Allegri, forse basterebbero addirittura solo 3 o 4 innesti di livello per fare un ulteriore salto di qualità.
Di Matteo è un allenatore diverso, con una esperienza molto importante da calciatore di livello internazionale, da allenatore ha guidato per una stagione il Mk Dons (terza serie inglese), due stagioni il West Bromwich Albion (una in seconda serie con promozione, e una in Premier, esonerato quando era a metà classifica) e infine la sua esperienza migliore con il Chelsea, dove nella prima stagione da subentrato ha centrato il terzo posto, vinto la prestigiosa FA Cup e la Champions League, per poi essere esonerato in questa stagione quando era terzo in classifica con 8 vittorie e 3 pareggi in 13 gare per l’eliminazione dalla Champions League, pur avendo avuto sia nella prima che nella seconda stagione una percentuale di vittorie superiore al 60%. Si tratta comunque di un allenatore con profilo di manager, molto pragmatico nelle scelte tecniche e tattiche e che ha dimostrato di saper adattare le proprie idee alle caratteristiche dei giocatori in rosa, ma sarebbe una scommessa vista la sua inesperienza del campionato italiano.
Restano poi le suggestioni, per le quali viene in mente un nome solo, un allenatore da progetto e che ha idee da vendere, ovvero Jupp “Osram” Heynckes, ma diciamolo pure è solo un sogno..

Non resta che aspettare dunque per avere le prime risposte, c’è chi dice che sapremo di Mazzarri già durante questa settimana e in caso negativo comunque dovrebbe essere noto il nome del nuovo allenatore entro la fine della settimana successiva. Chi sarà Mister X?

Andrea Iovene

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