Presenti al festeggiamento l’allenatore della Juventus Antonio Conte, insieme ai due giocatori Leonardo Bonucci e Claudio Marchisio, scappati via anzitempo, impauriti per l’atto violento dei propri supporter. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la grossa mole di presenti che le forze dell’ordine non sono riusciti a controllare mandando in tilt un sistema intero. Bambini che piangevano, genitori in panico che non sapevano cosa fare, una ressa senza precedenti e tanti danni all’impianto che li ospitava: questo è il resoconto da una serata davvero da dimenticare, che ha poco a che fare con il calcio ed i festeggiamenti per un importante scudetto. La Polizia ha provveduto a sfollare subito l’edificio preso d’assalto con pugni e lanci di oggetti e sedie, mentre venivano allertate anche le Questure di competenza ed i comandi dei carabinieri.
“Ci dispiace” hanno ripetuto più volte sia i giocatori sia l’allenatore Antonio Conte, arrivato in prima mattinata nella sua Bari e mortificato per l’accaduto al quale ha assistito. In albergo ha incontrato molti vecchi amici, ai quali ha dichiarato emozionato: “Questa città mi è rimasta nel cuore, io tiferò per sempre Bari”, cercando però di evitare ogni accenno allo scandalo del calcioscommesse che lo ha precedentemente coinvolto.
Articolo modificato 14 Mag 2013 - 16:38