Il presidente si è rivolto anche a Cavani: per il Matador parole di elogio e l’augurio che scelga il sole di Napoli, dove ha segnato 103 reti, e non posti freddi ma che non potrebbe trattenerlo e comunque lo ringrazierebbe. Un «grazie» che De Laurentiis ha esteso allo staff tecnico e a tutti i giocatori che ha chiamato uno per uno. Disteso e sorridente il presidente, di ottimo umore per quella che è stata un’altra stagione straordinaria degli azzurri. Presidente che ha fatto i complimenti a tutta la squadra con il premio Champions, o meglio un regalo, un riconoscimento in più agli azzurri per il traguardo raggiunto. All’esterno del ristorante almeno un centinaio di tifosi applaudono Mazzarri (arrivato in compagnia del team manager Peppe Santoro) e Cavani (arrivato con il connazionale Britos) e li invitano a restare a Napoli.
Per il tecnico azzurro anche uno striscione «Mazzarri, meglio i Cesaroni della Champions?», oltre al coro: «Mazzarri uno di noi». Stesso amore ed effetto per Cavani, il Matador che potrebbe dare l’addio al Napoli come il tecnico toscano.«Edi, Edi», il coro «Cavani non si tocca». Gli ultimi ad arrivare Cannavaro e Pandev. Il tecnico si è chiuso e non ha parlato del suo futuro neanche con la squadra ieri alla ripresa degli allenamenti a Castelvolturno. Ha riunito tutti gli azzurri a centrocampo e ha parlato della prossima partita Mazzarri. Il programma tecnico del Napoli per la prossima stagione non lo convince, questo è il suo dubbio principale che lo ha portato fin qui a non dare una risposta affermativa alla proposta di De Laurentiis (un biennale da 4 milioni all’anno più opzioni sul terzo), ora attende di verificare le altre proposte, la Roma è in pressing e potrebbe riaprirsi una chance per l’Inter. Ieri a Villa D’Angelo spazio solo per la festa, all’anno trionfale concluso e senza spazi per il futuro.
FONTE: Il Mattino
Articolo modificato 16 Mag 2013 - 09:22