Cavani: “Porto tanti gol nel cuore. Ogni mia magia è per i miei tifosi e per la mia gente, unici per l’amore che mi danno”

Cavani presenta Cavani. Domani con il “Corriere dello Sport” si potrà acquistare un dvd che racconta i primi 100 gol di Cavani in maglia azzurra mettendolo in parallelo con Diego Armando Maradona. Al quotidiano sportiva in edicola stamane, l’attaccante uruguaiano ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni che SpazioNapoli.it vi riporta qui di seguito:

“Il gol e le esultanze per un attaccante di razza sono una scarica di gioia, concentrazione ma anche tanta rabbia. Quando si segna si scarica in tanti modi, anche con i balletti preparati negli spogliatoi durante la settimana come facciamo da quando c’è Armero: lui e Zuniga sono sempre felice e fanno veramente tanto morale nello spogliatoio. Ecco perchè a persone così ti affezioni. Con un’esultanza fai capire quanto tieni al gol ma soprattutto quanto tieni alla tua squadra e anche ai tuoi tifosi e alla tua gente. Quota 100? Quando penso a Boras ai primi due gol con l’Elfsborg mi vengono i brividi. Penso a quanto sia stato straordinario arrivare a 100 partendo da 0 in poco tempo. Un traguardo complicato ma che ti emoziona. Ogni gol è una gioia personale ma è soprattutto una gioia che regaliamo ai nostri tifosi. Il loro Amore è sconfinato, ci riempiono d’affetto ovunque e non ci fanno mai mancare il loro calore. Ogni mio gol è per i miei tifosi”. 

Tanti ricordi sui suoi gol: “Il più difficile? Quello con il Cesena. Un tiro a giro, in velocità, sul filo del fuorigioco. Un gol di pura tecnica. L’emozione più bella? La mia prima tripletta al Napoli contro la Juventus al San Paolo. Contro i bianconeri non è mai una partita normale, c’è una rivalità troppo forte tanto da sembrare un derby. E’ molto sentita ed è per questo che mi ha dato qualcosa in più: dal punto di vista dei sentimenti oltre che per la vetrina sia europea che mondiale. Il gol che mi ha dato più carica? Quello con il City al San Paolo. Sentire urlare lo stadio con tanta forza e con tanta foga, ci ha dato la spinta per superare quel City che era davanti a noi in classifica.  Il gol dell’anima? Con il Lecce al San Paolo a tempo scaduto. In quella partita dimostrammo la nostra forza, la nostra voglia di far capire di esser diventata una grande ed è per questo che quel tiro mi ha segnato di più. Il gol più piacevole da ricordare? Un posto speciale c’è per il gol alla Juve in finale di Coppa Italia. Un successo stupendo”.