Mazzarri rimarrà a Napoli? Mazzarri andrà alla Roma? Mazzarri andrà all’Inter? Mazzarri si fermerà per un anno?
Queste le domande che hanno partorito le più probabili ed improbabili tesi relative al “toto-Mazzarri”, esploso, enfatizzato ed esasperato nelle ultime settimane, utile a disaminare molteplici e svariate ipotesi ed illazioni destinate a confluire in un’unica ed insindacabile verità: quella di Mazzarri.
Ci siamo.
E’ il giorno di Mazzarri.
Come preannunciato già da tempo dallo tecnico livornese, infatti, sarà lui stesso, dopo la partita contro la Roma, al più tardi entro domani, a sciogliere la prognosi riguardante il suo futuro.
Al momento, l’unico fatto palpabile che trasudava dalle parole pronunciate dallo stesso allenatore partenopeo nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri a Castel Volturno, è che dirà addio a Napoli, constatazione consolidata dall’ordine impartito al suo staff di sgomberare gli armadietti dello stesso centro sportivo.
Un tassello fondamentale del mosaico azzurro si appresta, quindi, ad essere rimosso e solo dopo aver appreso il nome del “cuneo” scelto per colmarne il vuoto, saremo in grado di comprendere l’identità, l’anima e le caratteristiche tecnico-tattiche che costui vorrà imprimere al “nuovo Napoli”, così come saprà rivelarci velleità, ambizioni e progetti che la società intende perseguire.
Allora, solo allora, in virtù del famoso principio che anche il più minuzioso e complesso dei puzzle si compone un pezzo alla volta, sapremo quale linea guida seguire e perseguire in chiave mercato, in uscita e in entrata.
Le chiacchiere e le illazioni, in tutta franchezza, lasciano il tempo che trovano e non si rivelano prolifere né costruttive.
Per giunta, presi dal “valzer di Mazzarri”, abbiamo quasi rischiato di dimenticarci che, tra poche ore, all’Olimpico di Roma, il Napoli scende in campo per l’ultima volta durante questo campionato, per misurarsi contro la compagine giallorossa. I due migliori attacchi della massima serie a confronto, il “record delle vittorie” da encomiare ulteriormente per gli azzurri, insomma, per gli amanti del calcio giocato, quello sporco di sudore e terreno, gli elementi ai quali attingere per ricercare il fascino e lo spettacolo insiti in questa sfida, non mancano di certo.
E allora: Napoli, goditi quest’ultima fetta di calcio giocato.
Del resto “del doman non v’è certezza“.
Luciana Esposito
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