Trapela, comunque, un certo ottimismo. Il nome, in sostanza, è quello. Non ci saranno colpi di scena. “Le firme non ci sono ancora, ma c’è un certo ottimismo, ci vorrà qualche giorno ma la trattativa è ben delineata: biennale con opzione per il terzo, aspetto una fumata bianca nei prossimi giorni, anche se in Italia non si può mai sapere: vedi la situazione di Stramaccioni.
Benitez ha allenato in Inghilterra ed ha ottenuto i migliori risultati a Liverpool, lì si è manager più che tecnici e credo che sarà molto attivo anche nelle scelte di mercato di Bigon.
Per finire un capitolo anche sull’oramai ex allenatore azzurro. “Mazzarri? Dovrebbe essere il nuovo tecnico nerazzurro e Moratti ha in seria considerazione l’ipotesi di ingaggiarlo. Libero c’è anche Mancini, ma il tecnico di Jesi chiederebbe maggiori garanzie economiche e tecniche dell’ormai ex Napoli, che inoltre ha sempre parlato dell’Inter come una ciliegina sulla torta di una carriera.
“Benitez alla Samp lo scorso anno? Non firmò per le sue velleità: lui voleva un budget da prime quattro della classifica, la Samp non poteva assicurarglielo, col Napoli sarebbe diverso. Se vuole garanzie su Cavani? Sarebbe un’utopia: se ha una clausola, vuol dire che, nel momento in cui qualcuno è disposto a mettere sul piatto i 63 milioni, il Matador deve essere venduto. L’impegno del Presidente, però, può, come già è capitato nel momento in cui fu contattato Allegri, consistere nel fatto di investire tutti i soldi derivanti dalla possibile cessione nel mercato”.