Il Napoli insiste per Guarin: due contropartite per convincere Moratti

Siamo solo al 21 maggio, ma una cosa è già certa: se davvero Aurelio De Laurentiis riuscirà a convincere Rafa Benitez a sedersi sulla panchina del Napoli, allora la prossima sessione di calciomercato farà divertire ed esaltare tutta la tribù azzurra. Sarebbe del tutto incoerente, infatti, ingaggiare un “top coach” come lo spagnolo per poi non consegnargli una grande squadre tra le mani. Con il cambio d’allenatore e soprattutto di modulo tattico sono tanti i calciatori che potrebbero interessare al club partenopeo (si parla addirittura di nomi stratosferici come quelli di David Silva e Edin Dzeko, ma in questo caso lo scotto da pagare si chiamerebbe Edinson Cavani).

TENTAZIONE COLOMBIANA-  Un altro giocatore che infiammerebbe la fantasia dei tifosi, e andrebbe a formare sulla linea mediana una muraglia invalicabile insieme a Behrami, si chiama Fredy Guarin. Con l’Inter e Massimo Moratti i rapporti sono più che cordiali e già da un paio d’anni si sono concretizzati i primi affari. Il ventiseienne colombiano è un centrocampista totale che può giocare da incontrista puro, da mezz’ala o addirittura da mezza punta: il fisico potente ed elastico, la grande velocità, la buona tecnica e un tiro fulminante farebbero di Guarin un rinforzo da urlo per la rosa azzurra.

SOLDI O BARATTO?- I margini per portare a termine la trattativa ci sono tutti, infatti Riccardo Bigon può percorrere strade diverse per abbattere le resistenze della dirigenza nerazzurra: una prima, ad esempio, è quella di staccare a Moratti un sostanzioso assegno (non meno di 15 milioni d’euro). Una seconda strada, di gran lunga la preferita dalla dirigenza campana, prevede l’ingaggio del numero 14 di Stramaccioni grazie al sacrificio di Walter Gargano e Gokhan Inler. Ma se il club lombardo dovesse davvero puntare su Mazzarri, allora potrebbe essere molto interessato anche alla situazione di Juan Camilo Zuniga (in scadenza di contratto con il Napoli). Insomma le strade che portano a Guarin sembrano davvero infinite…

Marco Soffitto