Era l’11 aprile 1998. Parma-Napoli, una delle partite più amare da ricordare perchè il cuore ancora piange, un match che avrebbe scritto una delle pagine più tristi della storia azzurra.
Dopo soli due minuti la gara fu segnata da un gol di Crespo. Al Tardini i tifosi gialloblù cantavano i cori contro il Napoli: “Napoli in B, Napoli in B“. Un’umiliazione. Al 69° arrivò la risposta di Bellucci (uno tra i pochi che quell’anno si salvavano), ma fu tutto inutile. Prima Apolloni e poi ancora un’altra bomba di Crespo all’86° segnavano l’ennesima sconfitta del Napoli, che umiliato e deriso, con ben cinque giornate di anticipo, capitolava in B.
La partita si conluse con un forte pianto del portiere azzurro Taglialatela e, Paolo Cannavaro, allora difensore del Parma, lo abbracciò e pianse col lui. Un gesto simbolico che ha fatto commuovere tutti i tifosi.
Quello del 1997-1998 fu un campionato disastroso. Il Napoli totalizzò soltanto 14 punti: in totale solo 2 vittorie, 8 pareggi e ben 24 sconfitte umilianti. I partenopei retrocedevano da ultimi in classifica. Il Parma quell’anno gettò nel baratro una squadra e una città che poco più di un decennio prima festeggiava gli scudetti con Maradona e Bruscolotti e solo quattro anni prima partecipava alle competizioni europee.
Un ricordo che ancora oggi fa male, una ferita che forse non si cicatrizzerà mai. Nonostante il Napoli oggi sia risalito alle stelle, queste sono storie che non si dimenticano…
MARIA REA
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Articolo modificato 24 Mag 2013 - 19:39