ITALIANI — A Parigi ha vinto il campionato e si trova bene, ma il “Bel Paese” gli manca. “Gli italiani e gli argentini sono molto simili – spiega Lavezzi -. Non dico che la gente in Italia sia migliore rispetto ai francesi, ma per come sono io mi sento più vicino agli italiani. Io vado più d’accordo con la cultura italiana, magari anche per il fatto che non parlo ancora francese e questo mi priva di molte cose. Magari più avanti, quando imparerò la lingua, potrò dire di essermi sbagliato, ma per ora sicuramente mi piacciono di più gli italiani”.
MAZZARRI — Lavezzi parla anche di Mazzarri, il tecnico che ha avuto al Napoli e con cui è ancora in buoni rapporti. “Non ho mai avuto un allenatore che lavora così bene tatticamente come Mazzarri. Mi ha fatto crescere tantissimo a livello calcistico, mi stava addosso e mi parlava tantissimo, mi diceva quello che dovevo fare per migliorare. Tante cose che mi hanno fatto crescere tanto come giocatore l’ultimo anno. Mi ha fatto avere una costanza di rendimento. Parlavamo di tante cose, non solo di calcio. Mi dava consigli e mi chiedeva pareri sulla squadra, avevo un bel rapporto e ogni tanto ci sentiamo ancora via sms”.
COPPA ITALIA — Infine, un altro pensiero sul suo passato a Napoli: “La partita più importante che ho giocato col Napoli è stata la finale di Tim Cup, quando abbiamo vinto contro la Juve. Ci ha dato la Coppa Italia, la possibilità di vincere in una città come Napoli dove non si vinceva da tantissimo tempo. Ho vissuto cose importanti in quei cinque anni – ha concluso Lavezzi – ma questa è quella che mi è rimasta di più”.
Fonte: gazzetta.it
Articolo modificato 24 Mag 2013 - 19:51