MOMENTI EUROPEI – “E’ difficile sceglierne uno particolare perchè ce ne sono stati diversi. Ricordo l’esordio a Manchester, fu bellissimo perchè c’era il pathos della prima e ancora tante incognite; è stata bella quella con il Bayern in casa per la portata dell’avversario. E poi giustamente con il Chelsea in casa fu spettacolare, peccato per l’occasione sciupata da Maggio anche perchè avremmo meritato di passare il turno. Ma non dimentico anche l’Europa League, ad esempio la gara di Bucarest dove recuperammo dal 3-0 al 3-3”.
SCELTE DI GIOCO – “Credo di non aver avuto un modo di giocare identico. Già da quest’anno a partita in corso ho cambiato varie volte, ruotando comunque moduli abbastanza attuali che mi hanno dato grosse soddisfazioni. Finchè il modulo funziona va bene così, come dimostra la Juventus che con il 3-5-2 ha vinto due campionati”.
L’ADDIO A NAPOLI – “Sono sempre scelte difficili, c’è stata un po’ di emozione quando qualche giorno fa sono tornato per riprendere i miei effetti e non nascondo che mi si è stretto un po’ il cuore. Ma adesso guardiamo avanti, basta voltarsi indietro”.
L’AFFETTO DEI TIFOSI – “Mando i miei migliori saluti, spero che il Napoli faccia quello che ha fatto in questi quattro anni e anche di più. Auguro il meglio e ricambio l’affetto dei tifosi, tra l’altro già ricambiato per quanto ho fatto in questi anni”.
SU BENITEZ – “Per correttezza nei confronti dell’ambiente di cui ho grande rispetto, e soprattutto per correttezza nei confronti del nuovo allenatore, preferisco non parlarne”.