E’ cominciato con la presentazione dell’ e-book di Gianluca Di Marzio “Di Marzio racconta Di Marzio” il Football Leader 2013 nella splendida cornice del Hotel “Il Saraceno” di Amalfi. L’e-book del noto giornalista di Sky, collegato via skype dalla sardegna, è stato il primo evento a cui oggi seguirà il resto del programma. Alla presentazione, moderata da Gianluca Gifuni, hanno partecipato: Toni Iavarone, Paolo De Paola, Enrico Fedele e Sasà Campilongo.
Gianluca Di Marzio nei suoi interventi ha voluto ripercorrere la carriera di Papà Gianni costellata da tanti aneddoti e situazioni particolari, una su tutte la scoperta del talento di Diego Maradona. Il libro si apre con il racconto dell’incidente subito da Gianni Di Marzio, all’epoca allenatore del Brindisi, che gli portò a subire una serie d’interventi al volto e che gli costò anche l’esonero da parte del Presidente. Esonero motivato dal mancato rientro a Brindisi con il resto della squadra. A furor di giocatore però il Presidente dovette fare marcia indietro e richiamare Di Marzio sulla panchina. Interessante, e simpatico, l’aneddoto raccontato da Gianluca su un Verona-Napoli decisivo per evitare l’esonero “Papà giocava a Verona con il Napoli e la sua panchina era a rischio nella prima stagione a Napoli, il giorno dopo la gara si sarebbe sposato il fratello e non voleva andare al matrimonio da esonerato. Il suo portiere Mattolini durante le partite aveva dei momenti di disattenzione e aveva bisogno di essere richiamato all’attenzione. A Verona, mio padre, aveva un amico proprietario di un negozio di vestiti e decise di fargli avere un accredito da fotografo. Lo fece posizionare dietro la porta di Mattolini per tenere alta la sua concentrazione durante la gara. Al 90′ l’arbitro concesse un calcio di rigore per il Verona, il Napoli vinceva 1-0, e Mattolini parò il rigore che diede la vittoria al Napoli e che salvò la panchina di mio padre. Un po’ di merito di quel successo fu anche di quel suo amico che riuscì nel compito di tenere alta l’attenzione dell’estremo difensore azzurro”. Di Marzio ha voluto sottolineare che i ricavi dalla vendita dell’e-book saranno completamente destinati alla Fondazione Stefano Borgonovo “Da quando ho conosciuto Stefano Borgonovo son cambiate tante cose e ho capito che, quando a volte ci arrabbiamo per delle cose futili, dobbiamo pensare che ci sono ben altri problemi. Sto cercando di aiutare la sua fondazione perché Stefano non ce la farà ma chi ha la malattia da poco può ancora lottare. Stefano è molto legato a Napoli anche se non ci ha mai giocato, forse l’essere trattato sempre bene dai tifosi azzurri gli ha fatto rimanere nel cuore quella squadra e la città”.
A raccontare l’episodio della scoperta di Diego Maradona è il responsabile delle pagine sportive de Il Mattino Toni Iavarone “E’ stato Gianni ad aver scoperto Maradona che all’epoca costava 300 mila lire. Durante un viaggio in Argentina, alla ricerca di campioni, fu chiamato da Aloisi a visionare un ragazzino talmente bravo che si stava avviando verso una carriera luminoso. Di Marzio si fiondò a vederlo seguito da due giornalisti. Gianni non disse niente ad altri allenatori per evitare la concorrenza. Maradona non si presentò a quel provino. Aloisi, che non voleva perdere quell’occasione, gli chiese di seguirlo a casa di Maradona. Di Marzio allontanò i due giornalisti, uno della Lazio e uno della Roma, per paura che gli potessero soffiare l’affare e vide giocare Maradona. Su un fogliettino bianco si fece mettere un autografo da Diego che poteva essere tranquillamente un pre contratto. L’importo era di 300mila lire. Quando lo propose a Ferlaino lui disse di no, a quel tempo in Italia non potevano entrare extra comunitari e Diego avrebbe dovuto essere parcheggiato altrove“.
Il Direttore del Corriere dello Sport Paolo De Paola ha voluto porre l’accento di come, all’epoca di Gianni Di Marzio, i rapporti tra gli addetti ai lavori e i giornalisti erano più sanguigni e diretti “Gianni Di Marzio è una figura umana aperta che faceva parte di un mondo del calcio che non era una multinazionale che non si poneva problemi nel parlare chiaro. Il mondo del calcio deve essere pronto ad accettare critiche e suggerimenti“. Si è parlato anche della scelta fatta da Walter Mazzarri di lasciare il Napoli per accettare la sfida dell’Inter e delle motivazioni per giustificare tale scelta “Mazzarri ha una forza caratteriale che impone in molte situazioni, ma a volte quella forza è usata per coprire delle debolezze. Debolezze che o con il vittimismo o con il carattere tende a nascondere”.
Altro simpatico aneddoto è stato raccontato dal Direttore Enrico Fedele “Io Gianni lo ricordo giovane che allenava due squadre una di mattina e una di pomeriggio. Con lui ho parlato sette giorni fa dicendogli che oggi ci sarebbe stata questa presentazione e lui ha negato tutto quello che Gianluca ha scritto nel libro. Questo è il carattere di Gianni Di Marzio”.
Ultimo intervento è stato quello di Sasà Campilongo allenatore dell’Ischia vincitrice dello Scudetto di Serie D e fresca promossa in Lega Pro ” Faccio i complimenti a Gianluca per il libro perché è sempre bello raccontare le avventure del proprio padre. Un rammarico da calciatore è quello di non essere stato allenato da lui. Era un allenatore che mi piaceva tanto per il suo carisma”.
Il Football Leader continuerà oggi alle ore 16 con il convegno “3-5-2, l’evoluzione del modulo” a cui parteciperanno Giuseppe Sannino, Giuseppe Iachini, Serse Cosmi, Delio Rossi e Salvatore Campilongo. Modera Ivan Zazzaroni, introduce Renzo Ulivieri.
Alle 18, sulla magnifica terrazza del Hotel “Il Saraceno” ci sarà la premiazione Football Leader 2013 presentata da Ornella Mancini. Alle 21 è prevista la cena di gala che sarà allietata dagli interventi artistici di Peppe Iodice, Gigi Finizio, Monica Sarnelli e Nino Buonocore.
Articolo modificato 28 Mag 2013 - 12:45