FERLAINO SU CAVANI | Ad Amalfi è di casa Corrado Ferlaino. Dino Celentano, vice presidente del Napoli degli scudetti, lo ospita spesso da queste parti nel suo splendido hotel vista mare e gli ha conferito il premio “Saraceno” in occasione del Football Leader 2013, la manifestazione patrocinata dall’Assoallenatori ha visto tra i protagonisti Daniele Conti, Lorenzo Insigne, Pier Paolo Marino, Cosmi, Sannino, Di Francesco e Campilongo. L’occasione è stata propizia per parlare con Ferlaino del momento del Napoli, della scelta del nuovo allenatore e della questione stadio.
Benitez, secondo Ferlaino, è l’allenatore giusto per gestire il dopo Mazzarri?
“Mi hanno fatto notare che il suo cognome comincia con la B come Bianchi e Bigon, magari non c’è due senza tre. Speriamo bene. Comunque, è un’ottima scelta”.
Anche lei ha avuto diversi allenatori stranieri, come si adattano al calcio italiano?
“Dipende, nel mio caso alcuni erano solo stranieri di nascita come Pesaola o Vinicio. Quando il Napoli prese Boskov, invece, alla presidenza c’era Gallo. Non ero convinto di quella scelta che poi si rivelò vincente perchè gli azzurri fecero un ottimo campionato. Boskov conosceva già il nostro campionato, come Benitez, e questo è molto importante perchè accelera il processo di inserimento di un allenatore nello spogliatoio”.
Come vede Ferlaino il futuro prossimo del Napoli?
“I tifosi debbono essere soddisfatti di quanto è stato fatto in questa stagione. Non si poteva competere con la Juve. Io non posso che augurare alla società un avvenire radioso. Certo bisognerà attrezzarsi per fare bene anche in Champions. Il calcio in Europa è diverso rispetto al campionato italiano. Per fortuna il Napoli ha tanti introiti e può investire sul mercato, ma deve risolvere la vicenda San Paolo per poter programmare al meglio i prossimi passi”.
In tal senso, Ferlaino è per un San Paolo ristrutturato o uno stadio nuovo?
“Ormai lo stadio di Fuorigrotta è superato e la pista di atletica impedisce il contatto tra i giocatori ed il pubblico. So bene, però, che occorrono circa 100 milioni euro per costruire un impianto nuovo e certo questi soldi non si possono chiedere alle Istituzioni. Eventualmente, dovrebbe metterceli il Napoli”.
Chiusura d’obbligo con Edinson Cavani. Ferlaino fu il “carceriere” di Maradona, De Laurentiis dovrà comportarsi allo stesso modo con il Matador?
“Bisogna capire la reale volontà del giocatore. Però, in linea generale va detto che Cavani è difficilmente sostituibile, ma non insostituibile. Di insostituibile ce n’era uno solo”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport