Summer Camp Napoli e i tifosi del futuro

summer camp napoliSummer Camp Napoli al via. L’idea dei campus estivi per ragazzi non è nuova, in Italia ad esempio l’Inter ne ha fatto un vero e proprio marchio (Inter Campus  che promuove però anche moltissime iniziative sociali ndr), con progetti di gioco-sport e per bambini in diverse parti del mondo, specialmente in quelle nazioni dove la guerra e la povertà tolgono ai ragazzi la possibilità di vivere la loro infanzia all’insegna di una crescita serena e della possibilità di giocare liberamente.

Come tutti sanno, una società di calcio non è più solo una società sportiva che si occupa di atleti professionisti e competizioni di alto livello, bensì si è trasformata negli anni in un’entità che si muove a 360° sul panorama internazionale partendo sicuramente dallo sport per poi patrocinare o portare avanti iniziative economiche e commerciali di vario genere legate, senza dimenticare mai però progetti specifici finalizzati all’infanzia, ai bambini e ai ragazzi.

All’estero da diversi anni esistono addirittura le scuole di tifo per i ragazzi, nelle quali oltre a conoscere la storia del club, le tradizioni della squadra e tutto quanto serve a formare un giovane tifoso, si apprendono anche i valori del rispetto per l’avversario, rispetto delle regole e in sostanza del gioco del calcio. Si tratta in larga parte di quel concetto di Fair Play che FIFA e UEFA stanno promuovendo con sempre maggiore insistenza per buttare fuori dal mondo del calcio quelle componenti di violenza e razzismo che ancora vi albergano.

Il Napoli ha iniziato dall’anno scorso con una iniziativa per i bambini, sfruttando il lungomare pedonalizzato per creare due campi da calcetto dove far svolgere una settimana di gioco e sport per bambini seguiti da istruttori del Napoli che sovrintendevano l’attività; quest’anno il Junior Summer Camp si è spostato a Castel Volturno nel Centro Tecnico della SSC Napoli (a partire dal 10 giugno), l’iniziativa sembra essere stata pensata con maggior cura rispetto alla scorsa estate, ma il Presidente durante la presentazione del Ritiro Estivo 2013 a Dimaro ha lanciato la sua idea di creare delle vere e proprie “esperienze” da vivere in Trentino (grazie alla partnership turistica con la Regione), dei campi che abbinando socializzazione, gioco e sport portino a ragazzi a vivere una vacanza abbinando la passione per i colori azzurri e la possibilità di condividerla con dei coetanei.

Naturalmente sarebbe molto bello se il Napoli riuscisse a garantire una larga partecipazione, perché Napoli e provincia e in senso più ampio la Regione Campania sono comunque territori che presentano situazioni di difficoltà socio-economica per numerose famiglie, a maggior ragione in questo momento di crisi economica globale, e sarebbe un grande gesto se la Società, direttamente o attraverso una Fondazione appositamente creata, potesse aprire la partecipazione al Summer Camp anche ai ragazzi privi dei mezzi necessari .

Una società sportiva del terzo millennio giustamente deve avere come obiettivo l’internazionalizzazione del proprio marchio, e il Napoli ha un bacino di tifosi che travalicano le frontiere, dall’Europa, all’America Settentrionale e Meridionale fino ad arrivare all’Asia, ma deve cercare sempre più di radicarsi nel proprio territorio promuovendo e portando avanti iniziative che favoriscono la coesione e l’integrazione sociale, puntando a superare l’idea di esclusione. Il Napoli ha da sempre un legame fortissimo con la sua terra, un legame che non si può spezzare, un legame che in tanti luoghi è invidiato, ma è un legame, un rapporto che può ulteriormente crescere, lavorando oggi con quei bambini che sono i tifosi di domani.

Andrea Iovene

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