Alla versione ufficiale sentimental-romantica si contrappongono letture più prosaiche e maliziose. La stampa uruguaiana – che in questi giorni esalta la condizione di forma di Edi e consiglia al Maestro Tabarez di impegarlo al centro dell’attacco della Celeste e non defilato sull’esterno – suggerisce che il modo migliore per il Napoli di chiudere la vicenda è quello di chiamare i due procuratori e proporre un ritocco dell’ingaggio: 3 milioni di euro la presunta richiesta, 1 milione la presunta offerta del club azzurro.
Aurelio De Laurentiis, a Los Angeles, tra oggi e domani spiegherà quale è la sua strategia per convincere il Matador a restare a Napoli. Benitez, si sa, farebbe salti di gioia. La clausola, in fondo, non può essere una gabbia. Né sarebbe giusto trattare Edinson Cavani – 104 gol e due pass Champions conquistati in tre anni – un prigioniero. Il contratto è contratto, è vero. Ma il patron deve far in modo che quando Real, Manchester City e Chelsea torneranno di nuovo all’assalto il primo a dire di no sia proprio il bomber di Salto. Né City né Chelsea, sia chiaro, hanno fino ad ora convinto il presidente: sulle due proposte, il Napoli non ci ha messo tempo per valutare e dire di no. Gli obiettivi per l’attacco, a quanto pare non sono Dzeko e Fernando Torres. O almeno, sono solo alternative. E a 63 milioni non arriva nessuno.
Scenari, per ora. E se anche negli ambienti del mercato non si parla d’altro, Rafa Benitez, però, non intende al momento prendere in considerazione l’ipotesi di un addio di Cavani: parla ai suoi collaboratori come un punto di sicuro riferimento per la prossima stagione e si preoccupa piuttosto di quelli che certamente dovranno affiancarlo. Pandev, per esempio, è corteggiato dal Monaco mentre Insigne attende di parlare con lo spagnolo per capire cosa lo attende.
A tal proposito, Benitez dovrebbe arrivare a Napoli per la prima volta la prossima settimana per visitare il quartier generale di Castel Volturno e recarsi a Dimaro. La presentazione ufficiale dovrebbe avvenire tra il 18 e il 20 giugno, nei giorni del rientro in Italia del presidente.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 1 Giu 2013 - 08:55