IL PRIMO QUESITO – E allora, se la vita è tutta un quiz, bisognerà pur cominciare a risolverne qualcuno: perché, ad esempio, Edu Vargas è un interrogativo “impegnativo” assai, che vale tanto oro quanto pesa e forse anche di più, che ha dimostrato, ma in Sud America, di essere fatto con il calcio, e che dunque deve offrire risposte certe. La fase di studio procede, attraverso ciò che si è visto e seguendo ciò ch’emergerà: il contratto è chiarissimo, prestito oneroso sino a dicembre, ma possibilità di ripotarselo a Napoli — dunque in ritiro, a Dimaro — nel caso in cui le considerazioni fossero positive. Benitez ha una videoteca impressionante e non sciupa tempo: osserva, verifica, annota e poi ufficializzerà.
…E IL SECONDO – Ma il caso vuole che pure Federico Fernandez abbia espresso il meglio di sé lontano dalle pressioni di Napoli e, soprattutto, nel bel mezzo d’una difesa a quattro, il Vangelo secondo el senor Rafa: è obbligatoria una riflessione, che conivolgerà – inevitabilmente – anche gli altri rappresentanti d’una retroguardia nella quale ci sono Cannavaro e Gamberini, Britos e poi i rientranti Fideleff e Uvini, già pronti per emigrare.
IL TERZO… IL QUARTO… – Ma non finisce qua, perché il Napoli è tanto altro ancora, è una rosa potenzialmente ricca di petali, alcuni dei quali in esubero: a centrocampo c’è una enormità di rappresentanti, avendo consapevolezza che Cigarini non è stato ancora riscattato dall’Atalanta e che Gargano è nella terra di nessuno, attualmente, sospeso tra il desiderio di tenerlo di Moratti e le perplessità manifestategli in passato da Mazzarri, dal quale arrivò l’ok per la cessione. I due anni di Donadel bastano e avanzano per certificarne la separazione; Santana è nelle mani di Ventura e del Torino; Mesto s’è concesso con dedizione ed umiltà, ma sente di avere una valigia da riempire.
EX TITOLARISSIMI – C’era una volta un Napoli di titolarissimi: Inler, ad esempio, il regista moderno inseguito per estati intere, prima di strapparlo all’Udinese per diciotto milioni di euro e presentarlo su nave da crociera con tanto di maschera da Re Leone. Il valore aggiunto va individuato proprio là in mezzo, in quella microuniverso in cui servono piedi e fosforo, che a Inler non mancano: il conto alla rovescia per arrivare alle scelte è cominciato e saranno giorni caldi, da oggi in poi…
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 3 Giu 2013 - 09:27