Ricordi freschi, altri un po’ sbiaditi e altri ancora in cerca di identità: pronti a essere rispolverati oppure a svanire definitivamente. Il Napoli ha fatto 13. Tredici, sì, come i giocatori di proprietà o in comproprietà in giro per l’Italia, l’Europa e il mondo. E ora? Il mercato: chi torna per andare e chi forse per restare; chi è legato a una busta e chi invece spera in un accordo.
PRIORITA’ MUNDIAL – E allora, radiografia. Giocatori dal destino segnato o che magari sperano in Rafa Benitez. Nella seconda chance. E’ il caso di Federico Fernandez, 24 anni e una storia mai decollata. Se non Oltreoceano: con il Napoli di Mazzarri ha giocato molto poco per una stagione e mezza, salvo poi chiedere la cessione a gennaio. Destinazione: Getafe, Liga. Un passaggio obbligato, per lui, considerando che, nonostante tutto, è un titolare della Nazionale argentina. E ora? La situazione è chiara: con il passaggio alla difesa a quattro, più adatta alle sue caratteristiche, Federico detto Fede potrebbe tornare utile a Benitez, ma con il Mondiale brasiliano dietro l’angolo, la sua priorità sarà trovare continuità. In sintesi: se capirà di rientrare nei piani in pianta stabile, non chiederà la nuova cessione.
FUTURO IN BUSTA – Il viaggio, partito necessariamente dall’uomo che più degli altri è in copertina, salta poi alle storie del tipo: vi ricordate di loro? Impossibile dimenticare Fabiano Santacroce, in un tempo neanche così lontano accostato a club come il Barcellona. Con Reja in panchina, nel 2008, fece faville: esplosivo, muscoli e anticipo, e l’odore di un destino luminoso. Poi, la jella di una serie di problematiche fisiche e la cessione al Parma: in comproprietà. Probabile che si andrà alle buste. A metà anche il futuro di Daniele Mannini, giunto in azzurro il medesimo giorno di Santacroce e dalla medesima squadra, il Brescia: fuoco e fiamme annunciate e poi adios. Samp e Siena. Con vista sulle buste.
IN BILICO – Diverse, invece, le situazioni di Walter Gargano, Andrea Dossena e Edu Vargas: con l’arrivo di Mazzarri, Gargano potrebbe anche restare all’Inter, e la sensazione è che alla fine possa entrare in qualche operazione di mercato. Il mancino, invece, conosce già Rafa, avendolo avuto a Liverpool, e sebbene all’epoca non ebbe grande continuità, potrebbe restare come alternativa del pacchetto esterni. Vargas, Edu, è il grande punto interrogativo: pagato 12 milioni di euro, a gennaio è volato in Brasile, al Gremio, per il grande riscatto. Bilancio: altalenante. Rafa lo guarda. Come guarderà anche Bruno Uvini, di rientro dal prestito a Siena: il giovanotto brasiliano, 22 anni, è in cerca di consacrazione e dovrebbe andare ancora in prestito a fare esperienza.
IN USCITA – Procede a gonfie vele, invece, l’esperienza di Luigi Vitale, 25 anni, reduce da una grande stagione alla Ternana e pronto al salto. In serie A: piace al Catania e al Torino, ma bisognerà risolvere la sua situazione contrattuale, essendo in prestito al club umbro con diritto di riscatto della metà. Identica formula, con l’Atalanta, anche per Luca Cigarini. “Riscatteremo la metà e resterà con noi” ha detto il d.g. nerazzurro Pierpaolo Marino. Da sistemare agli altri che, da tempo, non rientrano nei piani: Ignacio Fideleff, reduce dal prestito al Maccabi Tel Aviv; Cristian Chavez, prestato in seconda divisione argentina, all’Almirante Brown; e Mario Santana, di rientro dal Torino con possibilità di tornarci.
IL GIRO D’ITALIA – Un tesoretto nel tesoretto. Un valore complessivo che cresce. Ma senza precisi punti di riferimento, giacché i baby di proprietà azzurra sono stati “piazzati” un po’ ovunque, laddove si è ritenuto opportuno inserirli. Partendo dalla retroguardia ci si imbatte in un Luigi Sepe già da due anni “pisano” con ottimi riscontri dopo l’esordio in serie A col Napoli nel 2009, sostituendo Gianello contro la Viola. Domenica 9, giocherà la prima delle due finali per la B contro il Latina. Subito a ridosso Daniele Donnarumma proveniente dal Como, e Diego Petrarca all’Aversa, con il primo protagonista di una buona stagione. Armando Izzo all’Avellino. In mezzo al campo Andrea Mazzarani e Raffaele Maiello rispettivamente a Modena e Crotone, fra più chiari che scuri. Poi Colella, Guerra e Gatto, rispettivamente nel Casale, Viareggio e Melfi, con il secondo da tenere d’occhio. Infine Davide Bariti, esterno destro prestato all’Avellino, dopo convocazione nella Supercoppa, e Jacopo Dezi che s’è salvato col Barletta. In attacco ecco Camillo Ciano perno del Crotone; Alessandro De Vena, esterno sinistro ha giocato nel Viareggio; Gennaro Signorelli dal Melfi, e Nicolao Dumitru, italo-rumeno prima a Empoli e poi Ternana e Cittadella. Promettente, belle movenze, ma ancora parecchio inesploso.
Fonte: Corriere dello Sport