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Europa all’orizzonte, la Champions, il ranking e gli errori da non ripetere

La favola dell’Europa di serie B e il ranking Uefa. Se qualcuno credeva che una stagione anonima di Europa League non avrebbe avuto conseguenze, alzi la mano. Se qualcuno pensava che il buon percorso in Champions della stagione passata ci avrebbe evitato di vivere di nuovo un girone infernale, alzi la mano. Se camminassimo per strada, troveremmo senz’altro una pletora di mani alzate, perché durante questa stagione i commenti più diffusi tra i tifosi, a proposito dei vari scivoloni in Europa, erano “Beh, tanto conta il campionato”, errore madornale.

Si deve fare una premessa obbligatoria, tra Champions ed Europa League c’è differenza oltre che per i soldi dei montepremi anche per quanto riguarda i punti del ranking Uefa, perché se da un lato i punti di base sono gli stessi (2 punti a vittoria, 1 a pareggio, preliminari esclusi) la differenza la fanno i bonus, ad esempio il Napoli per la sola qualificazione alla Fase a Gironi della Champions avrà un bonus di 4 punti e per il superamento di questa fase altri 4 punti, più 1 punto bonus per ogni turno Ottavi, Quarti, Semifinale e Finale, invece in Europa League troviamo il primo bonus di 1 punto si ottiene a partire dalla qualificazione ai quarti di finale. Morale della favola, il Napoli in Champions giocando 8 partite ha ottenuto 19 punti (11 dalle partite: 3 vittorie e 2 pareggi, e 8 di bonus) mentre in Europa League giocando sempre 8 partite (3 vittorie e 3 sconfitte) ha ottenuto soli 6 punti. Aggiungendo la quota nazionale si arriva rispettivamente a 21,2 e 8,8.

Affrontando quindi l’Europa League in maniera approssimativa, il Napoli ha perso almeno almeno 4 punti dalle sconfitte con PSV e Dnipro perdendo, e se avesse proseguito il cammino fino almeno ai Quarti di Finale (come la Lazio) avrebbe ottenuto un totale stimabile in 18 punti, che avrebbe consentito al Napoli di scalare almeno dieci posizioni nel ranking Uefa e probabilmente entrare al sorteggio di agosto in terza fascia. E invece i risultati sono stati diversi, grazie anche a una mentalità mediocre dell’allenatore che ha fin dalla prima conferenza stampa stagionale affermato l’Europa come subalterna al campionato condizionando inevitabilmente la concentrazione e l’attenzione della squadra a questa competizione. La crescita del club passa anche attraverso un cambio di mentalità su questo fronte, perché una miglior posizione nel ranking consente di avere spesso sorteggi favorevoli incrementando le chances di successo nelle prime fasi delle competizioni europee, garantendo quindi punti e introiti al club.

Su questo fronte però il nuovo allenatore Benitez dovrebbe essere una garanzia, avendo affrontato e vinto diverse competizioni internazionali e avendo maturato nel corso della sua lunga esperienza in competizioni UEFA una eccellente capacità di gestione degli impegni ravvicinati e del conseguente turn-over, abbinando sia a Valencia, che a Liverpool che al Chelsea vittorie (o piazzamenti europei) in campionato e risultati prestigiosi ( 2 Europa League, 1 Champions e 2 semifinali) sul palcoscenico europeo. Gettando per un momento lo sguardo alla fine dell’estate, possiamo già vedere l’elenco delle squadre qualificate alla fase a gironi insieme agli azzurri: Manchester United, Manchester City, Chelsea, Barcellona, Atletico Madrid, Real Madrid, Bayern, Borussia e Bayer Leverkusen, Juventus, Porto, Benfica, PSG, Olimpique Marsiglia, CSKA Mosca, Ajax, Shakhtar Donetsk, Olimpiakos, Galatasaray, Anderlecht, Copenhagen. Di queste 21 squadre solo una ha ranking Uefa inferiore al Napoli, e si tratta dell’Anderlecht,  quindi le possibilità di evitare l’ultima fascia nel sorteggio sono davvero poche, anzi fin d’ora possiamo dire che a meno di clamorosi ribaltoni ai playoff di Agosto gli azzurri si troveranno di fronte a un girone molto simile per difficoltà a quello della stagione 2011-12. Con l’auspicio di replicare il passaggio del turno magari..

Andrea Iovene

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Articolo modificato 8 Giu 2013 - 10:57

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Scritto da
redazione